Mercoledì 24 Aprile 2024

Cala la bolletta del gas, decreto aiuti in rampa di lancio

In campo una dote di 15 miliardi per affrontare l’inverno. Spunta la norma sblocca-trivelle. Salta la sanzione per gli over 50 no vax

Roma, 4 novembre 2022 - Una boccata d’ossigeno per famiglie e imprese. Dopo mesi di rialzi alle stelle, le bollette del gas ingranano la retromarcia. Secondo i calcoli dell’Arera, l’Authority dell’energia, a novembre ci sarà un calo del 12,9% per gli utenti del mercato tutelato. Nel frattempo il governo lavora all’ennesimo decreto-aiuti (il quarto della serie) e mette in campo una dote di 15 miliardi per affrontare l’inverno. Ma già oggi il Cdm potrebbe dare il via llibera a una norma del Ministero dell’Ambiente e dell’energia per sbloccare le trivelle e le estrazioni di gas in Adriatico. Salta a sorpresa, invece, lo stop alla sanzione per gli over 50 no-vax.

Il nuovo decreto aiuti

Il calo delle bollette a novembre non cambia i programmi del governo. Anche perché si tratta di una riduzione dovuta a due effetti congiunturali: le temperature quasi primaverili delle ultime settimane e il calo della domanda innescato dalla frenata dell’economia. Tanto che ieri lo stesso presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha avvertito che ci sarà un aumento "dei costi del gas a novembre e dicembre, fra il 20 e il 25%". L’esecutivo continua perciò a lavorare ad un piano in due fasi contro il caro-bollette. In primo luogo, un nuovo decreto aiuti con le misure più urgenti, che potrebbe attestarsi sui 7-10 miliardi. Poi, nella prossima manovra economica, un ulteriore stanziamento di almeno 15 miliardi per aiutare famiglie e imprese. Il menu degli interventi non è stato ancora definito nei dettagli. Ieri, per l’intera giornata, i tecnici del Mef hanno limato le cifre della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef), con i numeri chiave della prossima Legge di Bilancio. Sarà sicuramente confermato il taglio delle accise di 30 centesimi sui carburanti (in scadenza il 18 novembre) e l’azzeramento degli oneri di sistema (che pesano più o meno, per il 20% sulle nostre bollette). Nella prossima manovra entrerà sicuramente il credito di imposta per le imprese energivore, provvedimento chiave per salvare settori produttivi fondamentali per la filiera industriale. Non è escluso anche l’estensione del bonus sociale per gli incapienti e, se ci saranno risorse, anche la riedizione dell’una tantum di 150-200 euro per dipendenti e autonomi.

Cala la bolletta del gas
Cala la bolletta del gas

Superbonus e reddito

Il nodo, naturalmente, resta quello delle risorse. La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che sarà varata oggi, confermerà la rotta della "prudenza" fissata dal ministro Giorgetti. Con un deficit al 4,5% nel 2023 si apre uno spazio per il prossimo anno di oltre 21 miliardi: questo se l’indebitamento tendenziale restasse confermato al 3,4% come indicato nella Nota al Def messa a punto dal governo Draghi. Non è però escluso che il dato venga rivisto, alla luce dell’ultimo dato sul Pil superiore alle attese nel terzo trimestre 2022. Ulteriori risorse potranno essere però recuperate da quella che Palazzo Chigi definisce una "manutenzione straordinaria" del "reddito di cittadinanza" e del superbonus del 110%. Nel primo caso si punta ad escludere dal sussidio coloro che sono in grado di lavorare. Per i maxi-sconti sulle ristrutturazioni si studia, invece, ad un taglio del 10% dello sconto e ad una rimodulazione della platea.

Restano le sanzioni ai no vax

Salta, invece, a sorpresa la sospensione delle multe (fino a 100 euro) per gli over 50 non vaccinati. Il ministero dell’Economia, probabilmente, ha già dato il suo disco verde. Resta, ovviamente, il problema delle coperture: in tutto mancherebbero circa 2 milioni di euro di incassi per l’Agenzia delle Entrate. Ma è più probabile che lo stop alle sanzioni entrerà in un provvedimento successivo che affronti l’intera materia.