
I commercialisti chiedono una proroga delle scadenze previste per oggi
Roma, 16 maggio 2025 – Giornata difficile, tra rallentamenti e stop and go, per il sito dell'Agenzia delle Entrate. Preso d'assalto dai contribuenti accorsi a modificare e inviare la precompilata. Ma complice anche la serie di scadenze fiscali e contributive che si concentrano a metà mese, fra cui il versamento della terza rata 2024 per i contribuenti Iva.
Disagi subito segnalati dai commercialisti, che – in pressing per tutta la giornata – ottengono in serata dall'Agenzia l'annuncio di un prossimo provvedimento di proroga dei termini. Fin dalla mattina il sito dell'Agenzia ha registrato delle difficoltà, con blocchi e rallentamenti, dovuti ad un incremento importante degli accessi per la precompilata, per la quale da ieri è aperto il canale per la trasmissione.
All'ora di pranzo, dopo l'intervento di Sogei, il sito risultava funzionante. Ma ancora nel pomeriggio, provando ad accedere all'area riservata, il servizio risultava rallentato: "al momento l'avanzamento della coda è in pausa”.
A contribuire al boom di accessi anche i diversi adempimenti fiscali che scadono proprio oggi: dalla terza rata dell'Iva relativa al 2024 per i contribuenti Iva, ai versamenti per enti pensionistici, enti pubblici e sostituti d'imposta, dallo Split Payment alla Tobin Tax, fino all'imposta sull'attività svolta ad aprile per i soggetti che esercitano attività di intrattenimento.
Il malfunzionamento del sito è stato subito segnalato dal Consiglio Nazionale dei commercialisti, tanto che il presidente Elbano de Nuccio, in una lettera al direttore dell' Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha chiesto di "prorogare i termini dei numerosi adempimenti in scadenza in data odierna». Una sollecitazione a cui si sono associati anche l'Associazione nazionale commercialisti (Anc), i tributaristi e il Codacons, che ha chiesto inoltre che ai contribuenti che non sono riusciti a presentare oggi la documentazione all'Agenzia delle Entrare non venga “applicata alcuna penale o sanzione”. La situazione è stata effettivamente riconosciuta dall'amministrazione fiscale che ha quindi annunciato “un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici, non appena Sogei avrà provveduto alla risoluzione dei malfunzionamenti in area riservata”. Testo che implica in sè la proroga dei termini.