Giovedì 25 Aprile 2024

Sean Penn, il libro d'esordio spara a zero su Trump e #MeToo

Atteso nelle librerie statunitensi ad aprile 2018, 'Bob Honey Who Just Do Stuff' è una distopia satirica che prende di mira tutto e tutti

Sean Penn al Festival di Cannes 2016 – Foto: LaPresse

Sean Penn al Festival di Cannes 2016 – Foto: LaPresse

Ad aprile, negli Stati Uniti, uscirà il romanzo d'esordio dell'attore Sean Penn: si intitola 'Bob Honey Who Just Do Stuff' ed è una sorta di distopia nella quale il neo scrittore se la prende praticamente con l'intera scena politica e sociale del proprio paese, tirando in ballo alter ego del presidente Donald Trump, di Hillary Clinton e anche il movimento #MeToo (che sta denunciando le molestie e violenze sessuali ai danni delle donne). SEAN PENN: IL ROMANZO D'ESORDIO 'Bob Honey Who Just Do Stuff' nasce come ampliamento di un audiobook del 2016, che Sean Penn ha letto e scritto utilizzando lo pseudonimo Pappy Pariah (e rivelando solo successivamente la propria identità). Il protagonista del libro è il Bob Honey del titolo, un personaggio “dai molti mestieri”, scrive Penn: “Specialista di liquami, fornitore di articoli pirotecnici e sicario a pagamento per una misteriosa agenzia governativa”. Grazie all'incontro con un giornalista investigativo, Honey decide di riprendersi indietro la propria vita svincolandosi dalla struttura segreta che l'ha utilizzato fino a quel momento. Siccome siamo in un futuro alternativo e distopico, nomi e situazioni sono di pura finzione, ma è più che evidente il riferimento satirico all'attualità degli Stati Uniti. L'ATTACCO A DONALD TRUMP A un certo punto del libro, Bob Honey scrive una lettera indirizzata al presidente degli USA, che si chiama Mr. Landlord. Tra le altre cose vi si legge: “Sei stato eletto da molti meravigliosi americani pieni di dolore e di rabbia. Anche da molti russi. E per quanto la tua carica sia reale, tu non lo sei mai stato né mai lo sarai”. E poco più avanti: “Non sei semplicemente un presidente che merita l'impeachment, sei un uomo che ha bisogno di essere curato. Non siamo semplicemente un popolo bisognoso di una cura, siamo una nazione alla quale serve un assassino... e ora twittami qualcosa, stronzo, ti sfido”. GLI ATTACCHI A HILLARY CLINTON E #METOO Nel corso delle presidenziali, l'avversario democratico di Mr. Landlord viene definito “assolutamente il peggiore candidato possibile per rappresentare il partito”, mentre nel corso della convention repubblicana sfilano i rappresentanti del movimento Yellow Lives Matter (ariani bianchi) e #MeToo è apostrofato come “la cosa infantile del giorno”, che riduce lo stupro e le molestie sessuali a “uno spericolato gioco per bambini piccoli e a una piattaforma per l'impunità dell'accusa”. CI SONO GIÀ DEI FAN Gli argomenti affrontati e i termini utilizzati rischiano di scatenare una quantità di polemiche, ma per il momento Sean Penn può già contare su alcuni sostenitori di tutto rispetto, che hanno avuto accesso al suo romanzo in anteprima. Due in particolare: la comica Sarah Silverman e lo scrittore Salman Rushdie, il quale ha scritto che “ci si sente un po' colpevoli a dire che una distopia è molto divertente da leggere, ma questa è la verità. Sospetto che Thomas Pynchon e Hunter S. Thompson adorerebbero questo libro”. Leggi anche: - Islanda, "il vulcano ha 'aiutato' la conversione al cristianesimo" - Neil Gaiman farà 4 serie a fumetti di Sandman - Stephen Hawking, quei cameo pop che non dimenticheremo