Giovedì 18 Aprile 2024

Video choc col bimbo Il bacio del Dalai Lama scuote i fedeli e il web Costretto a scusarsi

Il piccolo voleva solo un abbraccio, il religioso: "Succhiami la lingua". Il leader spirtuale ha chiesto perdono al bambino e alla sua famiglia. "Capisco il dolore che le mie parole possono aver causato".

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Video choc col bimbo Il bacio del Dalai Lama scuote i fedeli e il web Costretto a scusarsi

di Riccardo Jannello

C’è chi è rimasto incredulo e chi in rete ha definito il gesto "disgustoso" attribuendolo a un uomo "assolutamente malato": il Dalai Lama ha sollevato molte critiche e altrettante domande tra i fedeli e l’opinione pubblica internazionale, soprattutto sul web, dopo un episodio diventato virale ieri, ma che in realtà è accaduto il 28 febbraio.

La guida spirituale del buddismo tibetano durante una manifestazione tenutasi a McLeod Ganj – sobborgo a nord di Dharamsala, la città indiana dell’Himachal Pradesh dove vive in esilio dal 1959 – ha baciato sulla guancia e poi sulle labbra un bambino e quando il piccolo fedele, che aveva solo chiesto di abbracciare il leader spirituale, si è tirato indietro l’ha preso di nuovo per il mento e ridendo ha tirato fuori la lingua chiedendogli con un gesto evidente: "Me la puoi succhiare?". L’espressione del ragazzino – che poggia la fronte su quella del monaco – è attonita; l’episodio immortalato da qualche telefonino è nefasto: quei venti secondi su Internet sono accompagnati da milioni di commenti scritti in tutte le lingue che trasudano indignazione e choc.

Lo staff del Dalai Lama ha dovuto replicare su Twitter alla vasta eco del gesto, ma nel post in inglese non scende nei particolari più antipatici e rimane piuttosto freddo nelle scuse: "È circolato un videoclip che mostra un recente incontro in cui un ragazzino ha chiesto a Sua Santità il Dalai Lama se poteva abbracciarlo. Sua Santità desidera scusarsi con il ragazzo e la sua famiglia, così come con i suoi numerosi amici in tutto il mondo, per il dolore che le sue parole possono aver causato. Sua Santità prende spesso in giro le persone che incontra in modo innocente e giocoso, anche in pubblico e davanti alle telecamere. Si rammarica dell’incidente".

Non si tratta del primo infortunio in cui incorre l’anziano leader religioso: nel 2019 il Dalai Lama ha dovuto scusarsi per avere detto che se una donna dovesse succedergli dovrebbe essere "attraente". I commenti all’intervista con la Bbc avevano suscitato un mare di polemiche e, in seconda battuta, delle scuse: "Sua Santità – fu la replica – non intendeva davvero offendere".

Ma c’è chi sostiene che la parabola del Dalai Lama sia ormai discendente e gli introiti in calo, non solo per l’età, ma perché la Cina – contro la quale il leader spirituale guidò la rivolta finita con una sconfitta per il Tibet indipendente – con la sua sempre maggiore influenza economica e politica potrebbe spingere molti Paesi a rinunciare alla presenza di quello che il Dragone continua a considerare un "pericoloso nemico": meglio in questo momento non mettersi contro Pechino.

Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, compirà 88 anni il 6 luglio; nato come Lhamo Dondrub in un piccolo borgo di agricoltori tibetani al confine con la Cina, venne riconosciuto come reincarnazione del Grande Tredicesimo, Tupten, e nel 1939 intronizzato nel palazzo di Potala. Aveva 4 anni. Nel 1950 dovette affrontare l’invasione cinese del Tibet, giustificata dalla corruzione che i reggenti del Paese portavano avanti. Il Dalai Lama tentò negli anni la mediazione, recandosi anche a Pechino per incontrare Mao. Dovette poi fuggire e in due durissime settimane raggiunse l’India, accolto da Jawaharlal Nehru.