Mercoledì 24 Aprile 2024

Acqua alta a Venezia, toccati 187 cm. Allerta Basilica di San Marco. Anziano fulminato

Sommersa la cripta della Basilica, rischio gravi danni. Marea a 187 cm, la seconda più alta nella storia della città, poi ha iniziato a scendere. Il sindaco: "Chiederemo lo stato di calamità naturale. Domani nuovo picco". Acqua in casa, anziano muore per corto circuito

Venezia, acqua alta

Venezia, acqua alta

Venezia, 12 novembre 2019 - Maltempo: nel panorama del ciclone che minaccia l'Italia, capitolo a parte merita l'eccezionale acqua alta a Venezia. La marea, dopo aver raggiunto i 187 centimetri sopra il medio mare alle ore 22.50 (la seconda misura della storia, dopo i 198 cm dell'alluvione del 1966), anche per via dello scirocco che soffiava a oltre 100 chilometri orari, e dopo il timore che potesse raggiungere il livello 190 centimetri, ora sta cominciando a scendere velocemente: alle 23 era 181 cm., poi subito giù di altri 12 centimetri fino a 169, alle 23.10, in acqua in medio mare. Lo rilevano i sensori del Centro maree comunale, piazzati a Punta della Salute. Nel centro della città invece l'acqua ha raggiunto i 166 centimetri.

C'è una vittima dell'acqua alta, un anziano di 78 anni è morto fulminato nell'isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. Secondo le prime informazioni è rimasto vittima di un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. I carabinieri sono sul posto.

L'eccezionale acqua alta inoltre potrebbe aver provocato gravi danni alla Basilica di San Marco. Secondo la polizia municipale tutta la cripta è stata sommersa. Nel momento in cui il picco di marea ha toccato i 187 cm, dentro la Basilica c'erano quasi un metro e 10 di acqua

Il sindaco Luigi Brugnaro avverte: "Domani ci aspettiamo un nuovo picco, bisogna che la gente stia a casa". Per questo domani chiuse tutte le scuole ogni ordine e grado, decisione presa in un vertice d'urgenza nella sede della Polizia locale. Attività sospesa per gli istituti del centro storico di Venezia, delle isole, di Lido e Pellestrina.

L'allagamento del centro storico è dell'82%. Il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo in barca, insieme alla polizia municipale per verificare la situazione tra Rialto e Piazza San Marco.

Brugnaro: "Chiediamo al governo di partecipare e di capire a che punto è l'organizzazione del Mose che qui si rischia di non farcela più". Poi il sindaco, dopo il sopralluogo in piazza San Marco allagata, ha annunciato: "Domani chiederemo lo stato di calamità naturale perchè i costi rischiano di essere tanti, e stiamo ancora aspettando che il livello dell'acqua salga ancora. Abbiamo bisogno che tutti ci diano una mano per affrontare quelli che sono chiaramente gli effetti dei cambiamenti climatici. Ora si capisce perchè il Mose serve". Poi ha aggiunto: "E domani ci aspettiamo un nuovo picco, bisogna che la gente stia a casa".

A palazzo Ferro Fini è stata allagata l'aula del consiglio regionale veneto durante i lavori della sessione di bilancio. La seduta è stata sospesa pochi minuti dopo le 23. Già alle 8 di stamane la marea aveva raggiunto il livello di un metro sopra il medio mare. Alle 10.20 aveva raggiunto i 127 centimetri, alla stazione di rilevamento di Punta della Salute. Il massimo registrato in mare è stato di 137 centimetri

Previsioni: i picchi di marea

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I danni nella Basilica di San Marco

C'è il rischio reale di gravi danni alla Basilica di San Marco. Secondo la polizia municipale tutta la cripta è stata sommersa. Nel momento in cui il picco di marea ha toccato i 187 cm, dentro la Basilica c'erano quasi un metro e 10 di acqua. Già in mattinata l'acqua alta aveva invaso il nartece - quello spazio fra le navate e la facciata - della Basilica di San Marco con 70 centimetri d'acqua. Questi allagamenti sicuramente produrranno danni ai mattoni e alle colonne dell'edificio, ma non solo. Ad essere sommersi sono stati anche i marmi recentemente sostituiti e danneggiati dalla marea record del 2018. Pierpaolo Campostrini, Procuratore della Basilica, spiega: "Noi cerchiamo di limitare il danno, nel senso che non abbiamo sistemi di difesa quando l'acqua è così alta, se non parziali in alcune zone, ad esempio nella cappella Zen con paratie mobili; abbiamo altri strumenti di difesa passiva con paratoie che sono state spostate e adeguate, e con pompe in funzione. Però questo è largamente insufficiente - ha ribadito - quando l'acqua è a quell'altezza". 

Acqua in Basilica: solo altre 5 volte in 1.200 anni

Il fatto che l'acqua alta abbia invaso anche la Basilica è un evento raro, a dispetto invece della frequenza, peraltro in aumento, del fenomeno dell'acqua alta. Si ricordano solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo con il doge Giustiniano Partecipazio che la eresse per custodire le spoglie di San Marco evangelista. Sei volte dunque in 1.200 anni, ma il dato allarmante è che di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni, l'ultima il 30 ottobre 2018, quando l'acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento a mosaico marmoreo, di fronte all'altare della Madonna Nicopeia, e soprattutto inondò completamente il Battistero e la Cappella Zen arrivando ben 90 cm sopra il pavimento mosaicato del Nartece e bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. 

Franceschini: ispettori a San Marco

Si muove il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini: "Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero, che avverrà non appena l'attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato - dice - ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco".