Lunedì 7 Ottobre 2024

Traversara di Bagnacavallo: il Lamone rompe l’argine, gente sui tetti salvata con gli elicotteri. Crollano i muri delle case: due dispersi. I video choc

Alluvione in Emilia Romagna: situazione drammatica nel Ravennate. “L’argine è crollato per almeno 100 metri”. Il sindaco di Bagnacavallo: "Stiamo lavorando per salvare tutte le persone che possiamo”. Sul posto anche l’Esercito

Ravenna, 19 settembre 2024 – Alluvione in Emilia Romagna: le stesse immagini di un anno e mezzo fa e lo stesso terrore negli occhi. E, purtroppo, anche due dispersi. Traversara, frazione di Bagnacavallo di poco meno di 500 abitanti, sta vivendo ore durissime. L’argine del Lamone non ha retto e si è rotto proprio davanti all’abitato, con un’onda che si è infranta contro le case, inondandole velocemente. Molti sono stati costretti a salire sul tetto per salvarsi. Sul posto anche l’esercito, oltre alla Protezione civile, ai vigili del fuoco e al personale della croce rossa. Operazioni con l’elicottero per salvare coloro chiedeva aiuto in cima alle case. Oltre 30 le persone messe in salvo con gli elicotteri dai vigili del fuoco tra Tarversara e Bagnacavallo.

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Terrore a Traversara. A decine portati via dagli elicotteri. Due i dispersi

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La furia dell'acqua del Lamone fuoriuscita dall'argine a Traversara di Bagnacavallo ha provocato il crollo dei muri di alcune case. Lo si vede nel video girato dall’alto dai vigili del fuoco, impegnati per soccorrere le persone rimaste bloccate sui tetti

“Ma ora a Traversara di Bagnacavallo, gli abitanti sono stati quasi tutti evacuati, solo alcuni sono ancora presenti nelle abitazioni – lo ha spiegato nel punto del pomeriggio la presidente facente funzione dell’Emilia Romagna Irene Priolo –. I vigili del fuoco stanno lavorano (e proseguiranno finché ci sarà luce) con gli elicotteri perché ora le correnti sono troppo forti per utilizzare i mezzi anfibi”. 

Il sindaco Matteo Giacomoni invita le persone a evacuare i piani terra e a non spostarsi. "Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi fa sapere che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto dove si erano rifugiati”, ha detto il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi.

Il fiume Lamone ha rotto gli argini a Traversara: in queste immagini il punto esatto dove il Lamone ha rotto gli argini e la frazione di Bagnacavallo completamente travolta dall'acqua. Gente attende i soccorsi degli elicotteri sui tetti 

"Stiamo lavorando per salvare tutte le persone che possiamo. La situazione è poco bella", ha detto il sindaco Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, che invita la persone a evacuare i piani terra e a non spostarsi. Le persone sfollate, informa l'amministrazione, vengono portate nei centri di accoglienza del territorio.

La rottura dell'argine del Lamone a Traversara "ha determinato una fortissima situazione di pericolo in tutto il territorio a nord del Lamone sia nel territorio del comune di Bagnacavallo che nel territorio del comune di Ravenna", scrive il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, che ha disposto l'evacuazione totale per i residenti nel perimetro delineato da alcune strade: la sp 24 via Basilica, via Reale ss16, confine comunale e canale destra Reno.

VIDEO La devastazione e gli allagamenti visti dall’alto

“Il Lamone ha rotto e l'argine è crollato per almeno cento metri da queste immagini. Tutto il fiume passa per il paese. Dalle immagini alcune case sono crollate parzialmente, speriamo siano state vecchie e disabitate”, scrive Emilia Romagna Meteo su Facebook.

La rottura dell'argine del Lamone a Traversara di Bagnocavallo
La rottura dell'argine del Lamone a Traversara di Bagnocavallo

Un’altra situazione di grande criticità, attentamente monitorata dal Centro Coordinamento Soccorsi è quella relativa alla situazione dei ponti stradali e ferroviari, con particolare riguardo al ponte ferroviario presso la località Boncellino in Bagnacavallo e al ponte stradale presso Alfonsine, i quali hanno visto l’accumulo di materiale e legname trasportato dalle acque in piena dei fiumi che ha ostruito la luce degli stessi ponti, mettendo a rischio la tenuta dei corrispondenti argini. Con riferimento a tali ponti stanno proseguendo senza sosta le attività di rimozione del materiale ostruente il normale corso delle acque, con grande sforzo di uomini e mezzi forniti dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dall’Agenzia Regionale e dall’Esercito Italiano.