Targhe portabili per le auto, cosa prevede la proposta di Toninelli

Numeri e caratteri personalizzati, trasferibili da una vettura all'altra seguendo il proprietario

Controlli stradali, foto di repertorio (Ansa)

Controlli stradali, foto di repertorio (Ansa)

Roma, 21 marzo 2019 - Basta con i numeri di targa rigidamente legati alla vita del mezzo, al punto che ad ogni cambio si è costretti a memorizzare i nuovi dati. In un prossimo futuro anche in Italia sarà possibile avere targhe personalizzate, che seguiranno la storia del proprietario del veicolo. La novità è stata prefigurata dal ministro Danilo Toninelli, che oggi al Senato ha annunciato la novità. Si starebbe effettivamente lavorando al progetto della portabilità delle targhe, ma occorrerà attendere il testo della norma per comprendere se sarà una equiparazione a quanto accade negli Stati Uniti, dove la targa personalizzata è un segno di distinzione che molti apprezzano. Per il ministro, si sta discutendo di una misura che potrà portare a breve "un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini: ossia la portabilità della targa quando si cambia auto".

Sul tema è intervenuto Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce azzurro di Camera e Senato, che invita il ministro pentastellato a sentire anche l'altra campana della coalizione, in particolare il titolare del Viminale, per prevenire un "tira e molla in commissione" prima di annunciare innovazioni che finiscono per suscitare aspettative tra gli automobilisti.

Sempre a proposito di targhe inedite, Mulè pone l'accento sulla presenza stabile sul territorio italiano di vetture circolanti con targa estera (rumena, sanmarinese, svizzera, e via di questo passo) segnalando a Toninelli il fenomeno crescente. C'è un riferimento all'articolo 29-bis. del DL Sicurezza che "intervenendo sugli articoli 93, 132 e 196 del codice della strada ha introdotto una serie di limitazioni alla circolazione di veicoli con targa estera sul nostro territorio. Serve a colpire i casi di cosiddetta esterovestizione, cioè dei furbetti che evadendo fisco e multe girano con targhe straniere in Italia, ma sono residenti nel nostro Paese. Tale intervento ha comportato e sta comportando una serie di problemi concreti".