Sabato 27 Aprile 2024

"Stipendi più bassi alle donne" L’azienda pagherà 118 milioni

Una delle accusatrici di Google e firmataria della class action: "Spero che le cose cambieranno"

Google patteggia una class action sulla discriminazione di genere, con l’accusa di pagare le donne sistematicamente meno. Mountain View accetta di pagare 118 milioni di dollari per risolvere la disputa e si impegna a consentire un monitoraggio esterno delle sue pratiche. L’accordo riguarda 15.500 donne che hanno lavorato a Google in California in 236 differenti posizioni dal 2013.

"Anche se riteniamo le nostre politiche eque, dopo cinque anni di battaglia legale abbiamo stabilito che risolvere la questione era nel miglior interesse di tutti", afferma il portavoce di Google Chris Pappas precisando che la società nel patteggiamento non ha ammesso alcun misfatto. "Siamo soddisfatti di aver raggiunto l’accordo", aggiunge Pappas.

"Come donna che ha trascorso la sua intera carriera nell’industria tecnologica, sono ottimista sul fatto che quanto Google ha accettato nell’ambito del patteggiamento assicurerà una maggiore equità per le donne", mette in evidenza Holly Pease, una delle donne che ha accusato Google.

Nell’ambito dell’accordo raggiunto, un esperto terzo indipendente analizzerà le pratiche di livellamento al momento dell’assunzione da parte di Google e un economista del lavoro indipendente esaminerà gli studi sull’equità retributiva dell’azienda. Il lavoro successivo all’accordo sarà supervisionato da un osservatore esterno nei prossimi tre anni.

E non è nemmeno la prima volta che il gruppo va a finire sotto l’occhio dei controllori. Nel 2021, l’azienda ha accettato di pagare 2,5 milioni di dollari per risolvere una causa che sosteneva come alcuni uffici sottopagassero le donne ingegneri, ignorando le candidature arrivate da persone di origine asiatica.