Giovedì 25 Aprile 2024

Sorveglianza speciale per il pentito Brusca "È ancora pericoloso"

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È ancora socialmente pericoloso, Giovanni Brusca (nella foto, l’arresto nel 1996): tanto che il questore di Palermo chiede e ottiene per il collaboratore di giustizia la sorveglianza speciale, con una serie di limitazioni di quella libertà personale che l’ex boss di San Giuseppe Jato (Palermo) aveva riconquistato alla fine di maggio del 2021. La decisione è stata adottata dal Tribunale di sorveglianza di Roma, città in cui l’autore della strage di Capaci e dell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo ha scontato 25 anni di carcere.

Liberato per fine pena, Brusca avrebbe dato segni di possibile ritorno a frequentazioni di pregiudicati e vicinanza ad ambienti criminali. Ora sarà sottoposto a obblighi di firma, non potrà uscire di sera e prima di una certa ora al mattino e gli sarà vietato incontrare gente con precedenti penali. La scarcerazione scatenò polemiche e proteste da parte dei familiari delle vittime: ma i 25 anni trascorsi in cella sono il massimo della detenzione per i collaboranti che non tornano a commettere reati.