Una donna, vestita di scuro, inginocchiata sui detriti che coprono l’asfalto dopo lo schianto di un’auto contro un muretto di cemento. Di fronte a lei, nel buio della sera che è già notte, c’è la stessa macchina distrutta con davanti un nastro biancorosso che sembra segnare il confine oltre al quale non può spingersi neanche il più grande dei dolori. Quello di una madre per la morte di un figlio. L’incidente è avvenuto mercoledì sera, intorno alle 19, in strada Baganzola, a Vicomero di Parma. La vittima è Niccolò Melis, aveva 22 anni ed era appena uscito dal lavoro. Tre chilometri lo separavano da casa, ma l’incidente gli è stato fatale. Ha perso il controllo della guida e l’auto è finita fuori strada sfondando un muretto.
Il 22enne, impiegato in un’officina, viveva con la madre e tre sorelle. Il padre abita a Milano. Una delle sorelle, l’altra sera, è rimasta incolonnata nella coda d’auto provocata dallo stesso schianto. Mai avrebbe pensato che sull’asfalto ci fosse il fratello senza vita. Anna B., la madre di Melis, è arrivata sul luogo dell’incidente ed è rimasta lì, a lungo, inginocchiata di fronte a quello scenario di morte e di dolore senza fine, piegata nel suo silenzio. L’auto del ragazzo è stata sequestrata per cercare di capire cosa possa aver provocato l’incidente.