Bruno
Vespa
La conferma di Mattarella ha permesso a Draghi di uscire dignitosamente dalla contesa, ma il carattere del presidente del Consiglio non gli consente compromessi in un percorso complesso come quello tracciato dal Pnrr, di cui l’Italia ha assorbito buona parte delle risorse europee. Ma tra un anno si vota e i partiti di maggioranza sono visibilmente strabici. Con un occhio guardano a Draghi, con un altro alle elezioni. Si spiegano così clamorosi incidenti di percorso come quello avvenuto alla Camera nella notte su giovedì, in cui il governo è stato battuto su quattro temi. Tra questi uno sulla destinazione di mezzo miliardo all’Ilva di Taranto: decarbonizzazione, come voleva il governo o bonifica dell’area come volevano i partiti di maggioranza (Lega esclusa)? Hanno vinto i secondi, perché a Taranto tra due mesi si vota. Draghi si è molto infuriato e prima di mettere una nota sul registro degli scolari indisciplinati è andato dal preside (Mattarella) a dire che di questo passo gli esami di maturità finiranno male. I partiti gli hanno chiesto un maggiore coinvolgimento e ieri il consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità provvedimenti su energia e superbonus. Questo non vuol dire che il percorso da accidentato diventi piano e altri incidenti non sono affatto da escludere, visto che si dovranno approfondire la delega fiscale e la questione degli estimi catastali.
Il Movimento 5 Stelle risponde solo in parte a Giuseppe Conte, il Pd è una pentola che bolle per statuto, la Lega deve recitare due parti in commedia. Nei venti giorni successivi alla conferma di Mattarella Fratelli d’Italia è cresciuta di due punti, quasi tutti a spese della Lega. Quanto ancora Salvini sarà disposto a pagare il suo senso di responsabilità? Ieri sera Draghi si è detto fiducioso che grazie anche a una revisione delle modalità di confronto "terrà dritta la barra del timone" per rispettare il mandato del governo. E Giorgetti ha aggiunto che farà di tutto per rendere possibile la realizzazione dei desideri del suo segretario, che vanno al di là di quelli del governo. Staremo a vedere.