Mercoledì 24 Aprile 2024

Regole del gioco uguali per tutti Anche online

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Davide

Massarini *

Confcommercio non è mai stata contro la pluralità distributiva: abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere stesso mercato, stesse regole. Nessuna battaglia di retroguardia quindi ma, al contrario, mentre continuiamo a chiedere che sia applicata la medesima tassazione per chi vende in Italia abbiamo messo in campo diversi seminari formativi accompagnati da pubblicazioni oltre che partnership proprio rivolte allo sviluppo della cultura digitale.

Ora, ci perdoni il sociologo Giorgio Triani (autore di un commento sull’argomento su Qn, ndr) , ci pare che i nodi dati dalle accelerazioni portate dalla pandemia non siano solo riferibili al commercio. Penso al trasporto pubblico, alla formazione, la sanità. Ecco allora, di cosa ci dobbiamo vergognare? Mi pare piuttosto che, come stiamo facendo, con spirito di unità acceleriamo sulle nostre mancanze. Gli Italiani hanno sempre dimostrato nelle difficoltà di dare il meglio.

E’ bene però che l’Europa, come anche Triani rimarca, si attivi da un punto di vista legislativo per creare le condizioni affinché l’ingresso nel mercato del digitale avvenga ad armi pari, affinchè si tratti di un mercato realmente libero: su questo pure la nostra associazione sta spingendo. Diversamente lasceremo il mercato in mano a pochi. Mentre la nostra associazione di categoria è impegnata su questo fronte e Amazon (che sarebbe insostenibile senza dumping sociale, dumping fiscale e monopolio) si compiace di non dover essere demonizzata, continuiamo volentieri ad accompagnare alla digitalizzazione i nostri associati; ma sensibilizziamo anche all’acquisto locale e a vivere le città, perché l’arte del commercio fa parte della nostra storia, della nostra cultura ed è sempre stata e ci auguriamo resti una peculiarità delle nostre belle comunità. Credo che il momento che stiamo attraversando porti a cercare dei colpevoli: pare divenuto sport nazionale.

* dirigente Confcommercio