di Giovanni Rossi
"Due sieri come regalo di Natale". Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ufficializza la tempistica: "Credo che la prossima settimana i due vaccini che usano la metodologia dell’Rna virale (ndr, quello di Pfizer-Biontech e quello di Moderna) saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema", l’agenzia europea del farmaco. Così, "se il vaccino funziona, a fine estate saremo fuori dall’incubo", è la previsione. Già oggi il commissario all’emergenza Domenico Arcuri incontrerà i rappresentanti di Pfizer-Biontech per concordare l’arrivo del vaccino. A gennaio il via all’immunizzazione. "Senza obbligatorietà ma con una grande campagna informativa", suggerisce il professor Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, mentre il governa affila i commi in vista del Dpcm di Natale. Il provvedimento allo studio, in vigore da venerdì 4 dicembre, scatena il contrattacco preventivo di Regioni, territori e categorie economiche, tutti decisi a smussare le severe misure filtrate in queste ore su mobilità, spostamenti, ristorazione.
Oggi le Regioni faranno il punto e domani saliranno sul ring, con richieste di rottura come quelle anticipate dal governatore ligure Giovanni Toti che chiede una "zona bianca" per consentire un Natale un po’ più libero all’economia e allla socialità: ristoranti aperti di sera e nei giorni clou delle feste. Ma la proposta cozza con l’intenzione del governo di mantenere il coprifuoco; di tenere chiusi tutti i ristoranti a Natale, Santo Stefano, San Silvestro, Capodanno, Epifania; di non consentire il turno serale neppure nelle zone gialle per tutto il mese di dicembre; di lasciare più spazio solo allo shopping prenatalizio. Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia è pronto al match coi governatori: "Dovranno passare sul mio corpo", è lo slogan che gli viene attribuito. Il dilemma ristoranti andrà sciolto contemporaneamente agli altri nodi delle festività: mobilità tra regioni e spostamento congiunti. "Bisogna evitare i movimenti", dichiara Ricciardi. Ed è proprio questa la linea del governo. Mitigata dalla concessione di poche e mirate deroghe (fidanzati? genitori anziani? parenti stretti?). L’ipotesi generale è infatti è di vietare tutti i movimenti di persone, esclusi quelli per ragioni straordinarie, a partire da una data ancora in discussione: 16, 19 o 21 dicembre.
Con +541 morti di giornata e +20.648 nuovi positivi, con percentuale all’11,7% tra diagnosi e contagi a fronte di 176.934 tamponi, la situazione resta infatti molto grave, e il governo non vuole fare nuovi regali al virus.