Mercoledì 24 Aprile 2024

Rave party a Valentano, nel Viterbese. Morto un giovane

Era scomparso da ieri: aveva detto che sarebbe andato nel vicino lago di Mezzano. Migliaia di persone alla riunione abusiva: i sindaci lanciano un appello alla ministra Lamorgese

Carabinieri, foto generica (Anas)

Carabinieri, foto generica (Anas)

Viterbo, 16 agosto 2021 - Folla a un rave party abusivo nel Viterbese - nel comune di Valentano - dove in barba alle regole anti Covid si sono ritrovati migliaia di giovani. Si conta anche una vittima: nella notte era stato dato per scomparso un giovane, e dopo lunghe ricerche il ragazzo è stato ritrovato senza vita all'ora di pranzo. Poco prima della scomparsa, intorno alle 19.30, la vittima aveva detto agli amici che avrebbe fatto un bagno nel lago di Mezzano, poco lontano.  Due ragazzi invece sono risultati in coma etilico e soccorsi. 

I partecipanti al rave party hanno occupato un terreno dell'area di proprietà della famiglia Camilli, già patron della Viterbese calcio. L'evento, privo di autorizzazione, dovrebbe protrarsi fino alle 18 di oggi.

La mappa del luogo

(l'articolo continua sotto)

L'appello dei sindaci a Lamorgese

Il sindaco di Valentano, Stefano Bigiotti, scrive: "Il Comune di Valentano è seriamente preoccupato e condanna con fermezza quanto sta accadendo al rave party allestito illegalmente in un'area privata sulle sponde del lago di Mezzano. Una situazione che pregiudica la sicurezza dell'intera comunità locale, non solo per gli elevatissimi rischi legati all'emergenza epidemiologica, per la quale il governo ha chiesto alla popolazione sforzi immensi, ma anche per i pericoli connessi a diverse ad altrettanto gravi circostanze, che potrebbero conseguire al protrarsi di un evento costituito da migliaia di persone assembrate in un luogo non attrezzato e destinato ad attività agricole, pertanto privo di ogni fondamentale presidio". Bigiotti, in contatto con Prefettura e Questura di Viterbo, chiede l'intervento del ministro dell'Interno: "Chiediamo da subito un intervento ferreo e tempestivo alla ministra Lamorgese, affinché vengano ripristinate, immediatamente e con ogni urgenza, le condizioni di legalità. Questo anche per rispetto di chi, con fatica, lavora quotidianamente osservando le regole imposte per contrastare la diffusione del Covid-19. Ci auguriamo che i colpevoli di questa scellerata e vergognosa iniziativa possano essere prontamente individuati e assicurati alla giustizia". 

Dello stesso avviso anche il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili: "Mentre Lamorgese si preoccupa giustamente delle ripercussioni che ci saranno a seguito del fuggi fuggi dall'Afghanistan, c'è un territorio bellissimo che paga un'altra volta un prezzo altissimo come danno alla propria immagine. Migliaia di scappati di casa hanno occupato terreni sul lago di Mezzano per organizzare un rave party, in barba a qualsiasi rispetto delle norme. Mentre i sindaci per ogni evento, ogni giorno, rischiano denunce, anche per una sedia spostata rispetto  a un'altra, una transenna 10 cm più a lato, invece viene permesso a questi esemplari di sostare lì senza avere minimamente l'intenzione di intervenire. Può uno Stato normale permettere una cosa simile lasciando soli i sindaci, i cittadini, i lavoratori turistici, i gestori di attività ricettive piene in questo periodo?".