Mercoledì 24 Aprile 2024

Ratzinger: "Basta pregiudizi su me e Papa Francesco"

Benedetto XVI in una lettera scritta a monsignor Viganò: "Non è vero che Bergoglio è solo un uomo pratico e io un teorico che non capisce la vita concreta dei cristiani. Continuità tra i nostri pontificati" Il lustro di Francesco, papa diverso

Giugno 2015, Papa Francesco nella residenza di Benedetto XVI (Ansa)

Giugno 2015, Papa Francesco nella residenza di Benedetto XVI (Ansa)

Roma, 12 marzo 2018 - Tra il pontificato di Papa Francesco e quello di Benedetto XVI c'è "una continuità interiore". Ad affermarlo è lo stesso Joseph Ratzinger in una lettera scritta al prefetto della Segreteria per la Comunicazione mons. Dario Viganò alla vigilia dei 5 anni del papato di Bergoglio. L'occasione è la presentazione della collana 'La teologia di Papa Francesco' (edita dalla Lev e curata da don Roberto Repole, presidente dell'Associazione Teologica Italiana) che, secondo il papa emerito, quasi novantenne,  "vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio" per cui Francesco "sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi". 

"I piccoli volumi (undici ndr) - aggiunge Benedetto XVI nella missiva,  che è stata letta dallo stesso Viganò - mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento". Per questo Ratzinger ringrazia "di averli ricevuti in dono". 

Domani saranno passati 5 anni da quel 13 marzo del 2013, giorno in cui, affacciato su Piazza San Pietro, Jorge Bergoglio disse che i "fratelli cardinali" erano andati a prendere il vescovo di Roma "quasi alla fine del mondo". Fuor di metafora, i cardinali avevano scelto lui: un argentino, un uomo delle periferie. L'elezione di Bergoglio al soglio pontificio fu la conseguenza di una mossa inaspettata e sconvolgente, le dimissioni di Benedetto XVI. Ed è stata spesso letto come una decisione di rottura rispetto al passato. 

In realtà più volte nel corso di questo lustro è emersa la sintonia tra il Papa emerito e Papa Francesco che comunque continuano ad avere uno stretto rapporto, fatto di incontri, telefonate, e soprattutto di preghiera. Monsignor Viganò ha raccontato di aver inviato la collana della Lev a Ratzinger per chiedergli se volesse scrivere una pagina di teologia. Il Papa emerito invece ha scelto di inviare un messaggio con chiare parole di plauso per il lavoro e il pensiero teologico del suo successore.