Giovedì 25 Aprile 2024

Tunnel sotto il caveau della banca, presi rapinatori. "Faranno film su di noi"

Parma, 10 arresti per un colpo milionario stile Ocean's Eleven. La banda intercettata al telefono, si vantavano delle imprese mentre guardavano Gomorra in tv

Un tratto del tunnel attraversato dai rapinatori per arrivare al caveau (Ansa, Parma Tv)

Un tratto del tunnel attraversato dai rapinatori per arrivare al caveau (Ansa, Parma Tv)

Parma, 25 maggio 2018 - Hanno progettato un tunnel, uno stretto cunicolo scavato passando dalle fogne, per raggiungere la stanza del tesoro. I carabinieri del comando provinciale di Parma hanno arrestato dieci persone, tutte con precedenti, accusate di aver messo a segno, il 31 ottobre scorso, una rapina ai danni di un istituto di credito di Parma, ricavando un bottino milionario. Piani elaborati che si vedono al cinema, sembra di rivivere la trama di Ocean’s Eleven o di altre pellicole del genere. Si sono traditi parlando al telefono, mentre guardavano Gomorra in tv, vantandosi dell’impresa da cinema che anche loro avevano compiuto.

Secondo le indagini dei militari dell’Arma, i soggetti fermati si preparavano a svaligiare un’altra banca del centro della città emiliana con le stesse modalità. Dichiarano gli investigatori che la banda si era specializzata in operazioni complesse: entravano nelle banche scavando passaggi sotterranei che, partendo dalla rete dei collettori fognari, conducevano fin sotto i forzieri, per poi penetrare all’interno del caveau. Gli arrestati si sono rovinati con le loro stesse mani. “Quando saremo in pensione faranno un film su di noi” dicevano tra loro.

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Gli indagati dicevano anche di voler investire il denaro rubato in cocaina, mentre in televisione scorrevano le immagini degli episodi della loro serie cult, Gomorra appunto. Si esaltavano quando sul piccolo schermo apparivano scene di camorristi, spacciatori di droga, criminali di stampo mafioso, e proprio dal film, ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano, avevano preso in prestito il soprannome di “immortale” per uno di loro, ferito in un conflitto a fuoco. La tecnica dei colpi era sempre più sofisticata: utilizzando come carrelli gli skateboard si aprivano varchi a colpi di piccone, la galleria si fermava in corrispondenza dei depositi da svuotare, da qui hanno portato via denaro, oggetti preziosi e documenti segreti presi dalle cassette di sicurezza.