Mercoledì 24 Aprile 2024

Rabbia gay: Vaticano ipocrita sulle nostre unioni

Polemica dopo il no alla benedizione delle coppie omosex. Elton John attacca: "La Santa Sede ha fatto i soldi finanziando il mio film"

Un’immagine di Rocketman (2019), film biografico su Elton John prodotto anche dal Vaticano

Un’immagine di Rocketman (2019), film biografico su Elton John prodotto anche dal Vaticano

di Riccardo Jannello

Le reazioni sono forti, caustiche, a volte ironiche, ma tutte salvano il Papa che pure ha avallato la decisione presa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede di non benedire le coppie gay, semmai i singoli. L’attacco delle associazioni Lgbt e dei vip che appartengono all’universo arcobaleno è rivolto a Vaticano, Santa Sede, Sant’Uffizio – come Alessandro Cecchi Paone chiama con il vecchio nome caduto nel 1965 l’organismo guidato dal cardinale spagnolo Luis Francisco Ladaria Ferrer –, ma mai direttamente a Bergoglio, anzi verso di lui c’è ancora la speranza che cambi qualcosa nella Chiesa "divaricata – spiega Cecchi Paone – in modo forse insanabile: da un lato l’apertura al mondo di Francesco e dall’altro quella che guarda indietro di almeno due secoli, come diceva il cardinale Martini". Una contrapposizione che "allibisce" e cozza "contro la pastorale del Papa che poco tempo fa disse chiaramente che le coppie gay avevano diritto a formare una qualche forma di famiglia". Concetto ricordato anche dall’Arci Gay.

Ma il più cattivo con la Chiesa di Roma è Elton John, che nel 2014 ha sposato il suo compagno David Furnish con il quale ha due figli da maternità surrogata. La popstar ricorda che il film sulla sua vita, Rocketman del 2019 – diretto da Dexter Fletcher e interpretato da Taron Egerton, Oscar per la migliore canzone a sir Elton con (I’m gonna) Love me again –, ha ricevuto un finanziamento da una società con sede a Malta che gestisce i soldi del Vaticano, la Centurion Global Fund dell’ex banchiere italo-svizzero Enrico Crasso. Il tweet del settantaquattrenne artista inglese con l’hashtag "ipocrisia" ha fatto il giro del mondo: "Come può il Vaticano rifiutarsi di benedire i matrimoni gay perché ‘sono peccato’, ma trarre felicemente un profitto dall’investire milioni in Rocketman, un film che celebra la mia scoperta della felicità grazie al matrimonio con David?". Fra le attività talvolta spregiudicate della Centurion c’è infatti anche quella di investire in produzioni cinematografiche per le quali sono stati stanziati quattro milioni di euro, divisi per ora fra Men in Black e, appunto, Rocketman.

Messa alla berlina anche la partnership tra il fondo vaticano, Giochi Preziosi e Italia Independent di Lapo Elkann. Pungente il conduttore televisivo e radiofonico Fabio Canino, che ha postato una foto nella quale un sacerdote sembra aspergere una serie di fucili. "Il Vaticano – scrive il giurato di Ballando fra le stelle – non benedice le unioni gay. Meglio benedire i fucili. Coerenti le ragazze". Vladimir Luxuria afferma che la Chiesa può dire quel che vuole, "ma fortunatamente ci sono poi le leggi dello Stato. Quella sul divorzio e quella sulle unioni civili" che rappresentano un riconoscimento giuridico alle coppie dello stesso sesso. L’attivista, attrice ed ex deputata con Rifondazione, prima transgender in Parlamento, afferma: "Voglio sperare che il percorso iniziato da papa Francesco proceda comunque" e che affronti "comunione ai divorziati, celibato e sacerdozio femminile, e risponda a una domanda: il figlio di una coppia gay ha diritto ai sacramenti?".

Dagli Usa, Marianne Duddy-Burke di DignityUsa definisce "tragica" la decisione "della nostra Chiesa tra i cui fedeli ci sono tante coppie dello stesso sesso che si amano". Ironico il cantante Ermal Meta: "Ci si amerà lo stesso. Anzi, pare che senza benedizione l’amore sia più forte".