Giovedì 16 Maggio 2024

Corteo anti Vannacci a Napoli: scontri con la polizia. Lui: “Contestazioni? Quadro preoccupante”

I manifestanti hanno lanciato palloncini pieni d'acqua e poi colpito gli scudi degli agenti con aste di bandiera. La polizia ha quindi risposto con i manganelli. Per il candidato della Lega alle europee pranzo con spaghetti al polpo prima della presentazione del suo libro ‘Mondo al contrario’

Napoli, 2 maggio 2024 – Mentre lui mangiava gli spaghetti al polpo, una trentina di giovani andavano a protestare contro la presenza a Napoli di Roberto Vannacci, candidato della Lega alle elezioni europee. Durante il corteo si sono verificati scontri con la polizia in assetto antisommossa. 

I manifestanti, che intendevano superare le transenne e il cordone di polizia a protezione dell'area dove Vannacci presenta il suo libro, hanno lanciato palloncini pieni d'acqua e poi colpito gli scudi degli agenti con aste di bandiera. La polizia ha quindi risposto con l'utilizzo dei manganelli, ma non sembrano esserci feriti. I due schieramenti si sono fronteggiati in via Nazario Sauro, dove Vannacci presenta il suo libro 'Mondo al contrario', al teatro di Arte Vesuvio sul lungomare di Napoli.

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Un gruppo di attivisti si è schierato in piazza Plebiscito per manifestare contro di lui e contro il fatto che sia permesso "a Vannacci e i suoi sostenitori di esporre in tutta tranquillità le loro idee razziste, misogine, omolesbobitransfobiche e abiliste", come recita una nota. Sono esposti anche striscioni con la scritta 'Vannacci Napoli non ti vuole, fattene una ragione'. 

"Non capisco perché non vengono in sala in pace, io sono per il confronto civile, li ascolterei e mi confronterei con loro. E comunque no, non temo per la mia incolumità e non mi sento accerchiato”, ha commentato il generale.

"Ringrazio i contestatori, li invito a venire in questa sala a manifestare le loro idee, non mi sono mai sottratto al confronto. Ma questo invito che faccio non ha mai successo. Non mi sento accerchiato ma mi preoccupa il contesto che si è venuto a creare”.

"Non mi sono mai definito antifascista – ha aggiunto Vannacci -. Non credo che sia utile, non è richiesto da nessuna norma o da nessuna legge".

"Il fascismo è finito 100 anni fa, non si è anti qualcosa che non esiste. Il giuramento che prestano, sia i politici che i militari, non richiede di dichiararsi antifascisti. Questa è una dichiarazione pretestuosa, che serve ad alcune persone per assegnare una certificazione di qualità di cittadini di serie A o di serie B. Ritengo strumentale che si chieda a qualcuno di dichiararsi antifascista, è un periodo storico concluso e terminato".