Giovedì 25 Aprile 2024

Piacenza, carabinieri arrestati: le reazioni. Ilaria Cucchi: "No sconti"

Condanne da più parti ai militari infedeli. Ilaria Cucchi: "Bisogna andare fino in fondo". Sim: "Chi sbaglia deve pagare. Ma perchè sequestrare la stazione"

Piacenza, due dei carabinieri arrestati

Piacenza, due dei carabinieri arrestati

Roma, 23 luglio 2020 - La notizia dell'arresto di sei carabinieri infedeli e del sequestro della loro stazione 'Levante' a Piacenza ha provocato forti reazioni del mondo istituzionale, politico e nei social.

Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto a Roma il 22 ottobre 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare, ha commentato:  "La vicenda di Piacenza è un fatto enorme e gravissimo che ricorda il caso di mio fratello. Bisogna andare fino in fondo e non fare sconti a nessuno, come hanno dimostrato magistrati coraggiosi nell'inchiesta sulla morte di mio fratello e anche in questa indagine. Basta parlare di singole mele marce, i casi stanno diventando davvero troppi. Il problema è nel sistema. Mi vengono in mente i tanti carabinieri del nostro processo che vengono a testimoniare contro i loro superiori e mi chiedo con quale spirito lo facciano quando poi spuntano comunicati dell'Arma come subito dopo la testimonianza del loro collega Casamassima".

Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, morto 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia, su Twitter scrive: "Quanti cesti di mele marce abbiamo accumulato?".

Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, ha dichiarato: "Ciò che emerge a Piacenza, nell'ambito dell'inchiesta sulla Caserma Levante, lascia sgomenti proprio perchè' ad essere coinvolti sono dei Carabinieri. Per tutti gli italiani i militari dell'Arma sono un modello di integrità morale e tali restano. Non sarà certamente questo isolato episodio a scalfirne l'immagine. A tutti i Carabinieri, che sono i più colpiti da questa brutta vicenda, va la mia solidarietà umana e politica. L'Italia resta al vostro fianco". 

Rita Dalla Chiesa ha twittato: "Mi vergogno profondamente per le infamie commesse dai sei carabinieri di Piacenza. Non riesco nemmeno a chiamarli carabinieri. I veri Carabinieri sono altri. Solidarietà a tutti gli altri che portano con fatica e onore le loro divise". 

"Quanto accaduto a Piacenza è gravissimo ma sono certo che non intaccherà la fiducia degli italiani nei carabinieri. Lo stesso comandante dell'Arma dei Carabinieri gen.Nistri ha usato parole durissime nei confronti dei responsabili di questi fatti e le condivido tutte", ha commentato Gianluca Rizzo, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. "Sono notizie che ci rattristano e ci riempiono di dolore - conclude il Presidente Rizzo - perchè conosco la fatica, l'abnegazione e la passione che animano i carabinieri italiani e non sarà qualche mela marcia a macchiarne l'onore e il prestigio. Gli italiani sanno benissimo che i carabinieri sono altra cosa e sanno distinguere tra un Corpo che ogni giorno dimostra fedeltà ai valori di legalità ed un manipolo di persone che invece li tradisce".

In una nota il Sindacato italiano militari Arma dei Carabinieri condanna i 6 militari, ma si chiede perchè sequestrare i locali della Stazione dell'Arma: "Non si può che restare sgomenti di fronte alla notizia di una caserma dei Carabinieri sottoposta a sequestro... Chi sbaglia deve pagare. Tutti, indistintamente. Si possono sequestrare le carte, i documenti, i faldoni, il più piccolo foglio di carta. Ma il sequestro ci sembra un atto eccessivo". Il Sim continua: "La caserma viene tolta alla cittadinanza, un presidio di cui si priva il cittadino bisognoso".