Giovedì 18 Aprile 2024

La proposta degli editori: un "Patto per l’informazione"

Il presidente della Fieg: "Occorre consolidare gli interventi di sostegno pubblico al settore"

Il presidente Fieg, Andrea Riffeser Monti (Ansa)

Il presidente Fieg, Andrea Riffeser Monti (Ansa)

Roma, 26 ottobre 2022 - "Al Patto di legislatura presentato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla quale vanno gli auguri di buon lavoro di tutto il settore, invitiamo ad affiancare un Patto per l’informazione, per ricostruire la fiducia tra istituzioni e cittadini. Patto che si dovrebbe basare su interventi concreti per il sostegno pubblico all’editoria e sulla trasparenza e sulla responsabilità di chiunque operi in Rete. Non è più tollerabile che in Rete si perpetuino condotte prive delle più basilari garanzie di correttezza e di responsabilità, con grave danno per l’informazione. Occorre, poi, consolidare gli interventi di sostegno pubblico all’editoria, rendendoli strutturali con risorse pubbliche adeguate anche a supporto della transizione al digitale".

Così il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha commentato con una nota le dichiarazioni programmatiche della presidente del Consiglio al Parlamento.

"Nella legislatura appena conclusa abbiamo registrato con soddisfazione la convergenza di tutte le forze politiche presenti in Parlamento a sostegno dell’editoria professionale con un ruolo particolarmente attivo dell’opposizione che ha portato ad un rafforzamento degli interventi. Le misure di sostegno pubblico all’editoria – ha continuato il presidente della Fieg – sono diffuse in tutta Europa. Da una recente indagine comparativa della presidenza del Consiglio dei ministri emerge che le misure adottate in Italia a favore del settore editoriale non costituiscono né un unicum né un modello a sé stante nel panorama europeo, anzi il nostro Paese è penultimo nell’Unione europea per risorse dirette pro capite impiegate a favore dell’editoria".

La neo premier Meloni, nell’intervento a Montecitorio di martedì, aveva scandito: "Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto".