Mercoledì 24 Aprile 2024

Parma al ballottaggio, il centrodestra deve ricucire

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Che fossero Michele Guerra e Pietro Vignali i candidati al ballottaggio per la carica di sindaco a Parma appariva scontato, ma il risultato numerico delle urne è andato oltre qualsiasi previsione. I due contendenti, uno del centrosinistra, l’altro del centrodestra senza Fratelli d’Italia, si ritrovano distaccati infatti di oltre 20 punti. Nessuno sondaggio li aveva segnalati così distanti: 44% Guerra, 22% Vignali, a scrutinio ancora da ultimare.

Il candidato Guerra, assessore alla cultura della giunta Pizzarotti, ha riunito i partiti più importanti del centrosinistra, con anche Italia Viva oltre a Effetto Parma, il movimento dell’attuale sindaco Federico Pizzarotti nato dopo la sua uscita dal M5s, che invece non si è presentato alle elezioni.

Sul fronte opposto Pietro Vignali, ex sindaco di Parma, che non riesce a godersi fino in fondo la rivincita. La causa? "Essere andati divisi. Non ha aiutato, ma al ballottaggio cerchiamo di far emergere ancor più la diversa visione della città che abbiamo". Primo obiettivo "ricomporre lo strappo con Fratelli d’Italia".

All’appello di Vignali per ora non risponde Priamo Bocchi, il candidato di Fd’I che si è fermato al 7%. Da capire anche cosa farà Dario Costi, candidato civico che ha racimolato circa il 13%. Cinque anni fa partecipò alle primarie del centrosinistra, ma al momento di alleanze con Guerra non se ne parla.