Giovedì 25 Aprile 2024

Pandemia, segnali di rallentamento nei contagi

Il Report settimanale del Centro Studi Lavoro & Welfare, presieduto da Cesare Damiano, indica un'inversione di tendenza per i contagiati nell'ultima settimana. Anche se il numero dei morti continua a salire.

Tabella di Lavoro & Welfare

Tabella di Lavoro & Welfare

Dopo tre settimane di continui rialzi, sembra che la pandemia stia rallentando. I dati riportati indicano che nell’ultimo periodo settimanale il numero medio dei contagi giornalieri sia leggermente diminuito rispetto alla settimana precedente (-0,4%), dando l’impressione che abbiamo raggiunto il picco di questa ultima ondata di contagi. Ovviamente è ancora presto per affermarlo con certezza, sarà necessario attendere i dati delle prossime settimane, anche perché il numero dei contagi settimanali è ancora sopra il livello critico dei 250 ogni 100mila abitanti. 

Viceversa il numero dei decessi si è ancora incrementato sfiorando il 20% rispetto alla settimana precedente. Ciò è dovuto alla nota differenza temporale di almeno 15 giorni tra la diagnosi di positività e il decesso. Conseguentemente l’incremento dei contagi che si è verificato la scorsa settimana si rifletterà sulla prossima in termini di decessi, pertanto dobbiamo probabilmente attenderci un ulteriore incremento, superando la media giornaliera dei 400 decessi.

L’andamento dei contagi di queste ultime settimane sembrerebbe confermare che la velocità di diffusione della pandemia sia notevolmente inferiore sia al periodo del marzo-aprile 2020, sia allo scorso mese di ottobre.

Le vaccinazioni

Come si può osservare la vicenda della sospensione del vaccino Astra Zeneca ha influito negativamente sul numero delle vaccinazioni medie giornaliere di questa ultima settimana con una riduzione del 16% rispetto alla settimana precedente. 

Complessivamente, al 20 marzo, sono state praticate 7,7 milioni di somministrazioni, mentre sono 2,4 milioni le persone che hanno ricevuto la seconda dose. Il fatto che siano 2,6 milioni gli ultraottantenni che hanno ricevuto almeno una dose, può contribuire a ridurre significativamente la mortalità. Permangono, però, ancora significative differenze tra le Regioni nel definire le priorità nella campagna di vaccinazione.

E’ utile ricordare che il nostro Paese ha ricevuto 9,5 milioni di dosi al 20 marzo, mentre il piano vaccinale prevedeva di ricevere circa 16 milioni di dosi entro la fine del mese di marzo. Risulta improbabile che arrivino tutte le dosi nei tempi previsti con inevitabili conseguenze sulla campagna vaccinale

* Ricercarore di Lavoro & Welfare