Sabato 27 Aprile 2024

"Non faremo la fine dell’Urss". Parola di zar

Il presidente galvanizza i giovani imprenditori russi contro l’Occidente: "La nostra economia resterà aperta. Lotteremo come Pietro il Grande"

MOSCA

"La Russia non farà la fine dell’Urss, la nostra economia resterà aperta". Vladimir Putin, ancora un volta, rispolvera la sua più grande ossessione, promettendo un ritorno alla grandezza perduta, attraverso una lotta per "rafforzare la propria sovranità", come ai tempi di Pietro il Grande. Il nemico è l’Occidente, che tenta di indebolire Mosca con le sanzioni, ma il nuovo zar è sicuro: "Non ci metterà dentro un recinto". Putin ha rilanciato il suo messaggio incontrando i giovani imprenditori russi, a cui ha promesso sostegno da parte del governo. Il presidente si è rivolto alle nuove leve tracciando la sua idea di futuro, che evidentemente passa dall’invasione dell’Ucraina.

"Il mondo sta cambiando rapidamente e per rivendicare una leadership qualsiasi Paese, qualsiasi popolo e qualsiasi etnia devono garantire la propria sovranità", ha sottolineato. Perché l’alternativa sarebbe diventare una "colonia senza prospettive". E qui si può leggere un riferimento proprio all’Ucraina, che invece di riabbracciare la ‘madre Russià ha scelto di subire l’influenza occidentale. Mentre al contrario "la sfida che ha di fronte oggi" Mosca è "rafforzare" la propria sovranità ed i suoi territori.

"Tornare indietro", ha sottolineato Putin, con uno sguardo all’epoca più rimpianta, quella degli zar. Non a caso, il leader russo ha citato Pietro il Grande nei giorni del 350° anniversario della nascita, che "quando combatté la Grande guerra del Nord con la Svezia non si impossessò di nuovi territori, ma li restituì agli slavi che li abitavano da tempo immemorabile". Tra i fasti imperiali e la Russia di oggi c’è stata l’Unione Sovietica, la cui dissoluzione ha rappresentato per Putin "la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo". Un errore da non ripetere, e che non si ripeterà, ha assicurato: "Non cadremo nella stessa trappola dell’Urss, la nostra economia è e resterà aperta", ha detto Putin, ricordando che i russi stessi avevano "creato la cortina di ferro" responsabile del crollo del sistema politico, economico e sociale sovietico. Il messaggio di Putin è rivolto soprattutto agli occidentali, che sostenendo Kiev a colpi di sanzioni vogliono isolare e soffocare la Russia. "Non ci chiuderanno in un recinto", perché il Paese ha tante opportunità. Innanzitutto, può "costruire partnership non solo con Cina e India, ma anche con America Latina e Africa".

Lauro Righi