Mercoledì 24 Aprile 2024

Navi e aerei per i rimpatri, soldati al confine Il Viminale accelera sul fronte migranti

Il giorno dopo il duro intervento di Conte, il Ministro dell’Interno Lamorgese aumenta i militari alla frontiera con la Slovenia . Programmato il ritorno in Tunisia di 300 persone, svuotato il centro di Lampedusa. Criminali ucraini dietro gli sbarchi in Puglia.

Migration

di Alessandro Farruggia

Più rimpatri, trasferimenti da Lampedusa e Porto Empedocle, schieramento di altri soldati alla frontiera con la Slovenia. La strategia del Viminale opera su più fronti per ridurre la pressione migratoria.

I primi voli di rimpatrio verso la Tunisia sono iniziati 16 luglio, con circa 20 migranti a volo: ne sono stati fatti 5, per un totale di 95. Dal 10 agosto la capienza tornerà essere quella pre-Covid19, quindi 40 migranti ogni imbarco. Oltre a questo, Viminale e Farnesina stanno lavorando a un rimpatrio via nave di 200-300 migranti: ma per concretizzarlo serve l’accordo politico con Tunisi, al quale si sta con discrezione lavorando. Dal 1° giugno al 3 agosto, secondo il Viminale, sono state rimpatriate complessivamente 266 persone: 116 in Tunisia e 103 in Albania.

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un incontro di ieri mattina al Viminale con la senatrice Tatjana Rojc e l’onorevole Debora Serracchiani, ha intanto annunciato che "è imminente il rafforzamento del contingente di militari già destinato alla vigilanza della frontiera tra Italia e Slovenia". Dagli attuali 100 militari, si dovrebbe passare a 150-160.

Ieri mattina è iniziato il trasferimento degli ospiti del centro di accoglienza di Lampedusa sulla nave quarantena GNV Azzurra, ancorata a Cala Pisana. In mattinata 350 migranti sono stati trasferiti a gruppi di dieci a dopo qualche ora l’operazione è stata interrotta per le raffiche di vento a 22 nodi. L’operazione verrà ritentata oggi, o al massimo domani, fino a che 700 migranti, pari alla capienza della nave, non saranno stati imbarcati e la Azzurra partirà alla volta del porto siciliano di Trapani, dove sosterà per due settimane e poi sbarcherà i migranti. Ieri a Porto Empedocle la tensostruttura che ospita i migranti in trasferimento è stata svuotata dai quasi 400 migranti presenti, che sono stati portati a Caltanissetta.

Si apre intanto un nuovo fronte, quello pugliese, che è lo stesso di quello della Calabria ionica ed è alimentato da organizzazioni di ucraini che rubano barche a vela in Turchia e le stipano di migranti da portare in Italia. Il mare mosso e le forti raffiche che soffiano nel Canale di Sicilia hanno fermato per alcune ore anche gli sbarchi sull’isola.

Proseguono, invece, gli arrivi in Puglia: un moto-veliero di 15 metri con 84 migranti a bordo si è incagliato sugli scogli al largo di Gallipoli. A bordo alcune famiglie con 11 donne e 3 bambini di tre anni, provenienti da Iran, Iraq, Somalia, Egitto e Pakistan. Un semicabinato è stato invece trovato spiaggiato nella zona dei laghi Alimini. Il personale della Capitaneria di Porto di Otranto si è imbattuto in una famiglia di 6 siriani, che a è stata portata al centro di accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Ma si cercano altri loro compagni di viaggio.