Giovedì 25 Aprile 2024

Migranti sbarcati, odissea finita. Ma Meloni non arretra: "Difendere i confini"

La presidente del Consiglio: ce lo chiedono gli italiani La nave ong Ocean Viking verso la Francia, tutti scesi da Geo Barents

Roma, 9 novembre 2022 - La spuntano i migranti. La Ocean Viking mette prua verso nord e va verso la Francia con i suoi 242 ospiti che lì saranno ospitati; i 212 ancora sulla Geo Barents di Msf vengono tutti accolti, in quanto "psicologicamente fragili", a Catania; gli 89 della Rise Above, indubbiamente salvati da naufragio, sono stati sbarcati senza problemi a Reggio Calabria.

I migranti scesi dalla Humanity 1 (Ansa)
I migranti scesi dalla Humanity 1 (Ansa)

Il combinato disposto (al quale si è aggiunto in serata con la stessa soluzione prevista per la Geo Barents anche lo sbarco dei 35 migranti ancora sulla Humanity 1 di SOS Humanity) è stata propiziata da un colloquio avvenuto lunedì sera tra il capo dello Stato francese Emmanuel Macron con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Questo, unito all’ennesimo appello della Commissione Europea ("I paesi membri hanno il dovere di garantire l’accesso alle procedure previste per i cittadini di paesi terzi presenti sul territorio Ue") ha portato a una vittoria per il governo italiano – l’accoglimento delle Ocean Viking in Francia – bilanciata da una sconfitta nell’aver dovuto accettare di fatto lo sbarco di tutti gli immigrati giunti nei porti italiani.

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Giorgia Meloni assicura che la linea non cambierà: "Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona. Per questo vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina, evitare nuove morti in mare e combattere i trafficanti di esseri umani. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo Governo non tradirà la parola data". Palazzo Chigi esprime anche "sentito apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino a oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri Stati. È importante proseguire in questa linea di collaborazione così da trovare una soluzione condivisa e comune. L’emergenza emigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato". E qui la battaglia è aperta.

Ma da quanto visto in porto a Catania sarà molto difficile garantire la linea dello sbarco dalle navi delle Ong solo di minori e fragili. A parte il fatto che Humanity e Msf avevano presentato ricorso per ottenere lo sbarco di tutti i migranti, anche quelli adulti e in buona salute, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato l’ispezione condotta da 5 psicologi e una pedagogista dell’Agenzia sanitaria provinciale di Catania, che dopo aver sentito 200 dei 212 ospiti sull’imbarcazione di Medici Senza Frontiere hanno concluso che "sono tutti a rischio psicologico alto o medio". Risultato: sbarco per tutti, già in serata. La notizia è stata accolta da urla di gioia e costituirà un precedente. Considerato che tutti i migrati salvati sono (comprensibilmente) in uno stato psicologico debilitato, negargli lo sbarco seguendo la linea Piantedosi sarà ora più complicato. In compenso Palazzo Chigi e il Viminale rivendicano, a ragione, che la linea dura ha spinto i francesi ad accettare di far sbarcare in un loro porto almeno la Ocean Viking dei SOS Mediterranée. Che ieri pomeriggio ha iniziato la navigazione verso nord e domani sarà all’altezza della Corsica.

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Certo è che la soluzione della crisi non significa che non se ne ripresenterà un’altra nel giro di poche settimane, se non prima. La Rise Above è già ripartita, facendo prua verso sud. E così farà la Geo Barents. "Torneremo presto in mare – ha promesso ieri il capo missione di Medici senza Frontiere Juan Mattias Gil, parlando con i giornalisti sul molo 10 del porto di Catania – dobbiamo continuare a salvare vite umane, quindi il tempo di fare riferimento alla nave e cambiare l’equipaggio e penso che entro due giorni, ripartiremo". Si ricomincia. Lo scontro è quindi solo rinviato. Fino a che l’Europa non si farà carico della questione gestendo in maniera coordinata le frontiere marittime e accogliendo in maniera condivisa i profughi, l’emergenza sarà continua.