Some of 89 migrants arrived on board the Rise Above ship at the port of Reggio Calabria where it docked at the western pier, Reggio Calabria, Italy, 8 November 2022. The ship was escorted by 2 patrol boats from the Guardia di Finanza and the Harbor Master's Office. The landing operations of the 89 migrants on board will soon begin. ANSA/ MARCO COSTANTINO

Migranti scendono dalla Rise Above a Reggio Calabria (Ansa)

Catania, 8 novembre 2022 - "La situazione è drammatica, anticostituzionale, che non rispetta anche le famiglie che sono su queste navi, che non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra". E' il duro affondo di mons. Giampaolo Perego. Il presidente della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Cei (Conferenza episcopale italiana), interviene contro la linea del governo sul caso dei migranti lasciati a bordo delle navi ong, che in una circolare del Viminale sono stati definiti "carico residuale".    "Si spera che questa situazione si sblocchi e che l'Italia insieme all'Europa continui quel progetto di condivisione di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo e che sono rifugiati - afferma Perego - l'identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona".  La posizione dei vescovi è chiara. A ribadirla è monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vice presidente della Cei, a margine della presentazione del Rapporto italiani nel Mondo curato dalla Fondazione Migrantes: "Non possiamo permettere assolutamente che ancora una volta i nostri fratelli migranti che vengono dalla fame, dalle guerre ancora una volta vengono trattati come scarti, come carichi residuali, e non come persone. Che cosa significa considerare gli immigrati che sono nelle barche, nelle navi, dei carichi residuali? Cosa significa l'accoglienza selettiva? Le parole sono importanti dicono una visione del mondo, della vita, una politica, stiamo attenti perché questi nostri fratelli migranti non sono assolutamente persone da fare selezione, non sono assolutamente oggetti o oggetti smarriti, sono persone in quanto tali, noi affermiamo la centralità delle persone". "Papa Francesco - aggiunge - ha detto a mio avviso una cosa di buon senso molto chiara e nitida, ha detto l'Europa non può lasciare sola l'Italia ma al tempo stesso ha detto che i mari, il Mediterraneo non possono essere un cimitero, il cimitero più grande".  Giorgia Meloni aveva ringraziato il Pontefice per l'"incoraggiamento", come pure Salvini. Ma Savino chiede di non utilizzare "come copertura di scelte politiche"  il discorso del Santo Padre che invece è "responsabile ed evangelico: noi dobbiamo salvare, custodire e tutelare gli immigrati e l'Europa non lasci sola l'Italia. Questo è fondamentale e qui si gioca la civiltà dell'Europa e la democrazia non solo in Italia ma anche in Europa".

Cronaca

Catania, 8 novembre 2022 - "La situazione è drammatica, anticostituzionale, che non rispetta anche le famiglie che sono su queste navi, che non rispetta il diritto fondamentale al soccorso della Convenzione di Ginevra". E' il duro affondo di mons. Giampaolo Perego. Il&nbsp;presidente della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Cei (Conferenza episcopale italiana), interviene contro la linea del governo sul&nbsp;caso dei<a href="https://www.quotidiano.net/cronaca/migranti-news-oggi-diretta-08-11-2022-1.8263118" target="_blank"> migranti lasciati a bordo delle navi ong</a>, che in una circolare del Viminale sono stati definiti "carico residuale".&nbsp; 
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&nbsp;"Si spera che questa situazione si sblocchi e che l'Italia insieme all'Europa continui quel progetto di condivisione di solidarietà nei confronti dei migranti che sono richiedenti asilo e che sono rifugiati - afferma Perego -&nbsp;l'identificazione non può essere fatta a bordo ma deve essere fatta a terra e anche con tutte le tutele di ogni persona".&nbsp; 
La posizione dei vescovi&nbsp;è chiara. A ribadirla è&nbsp;monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vice presidente della Cei, a margine della presentazione del Rapporto italiani nel Mondo curato dalla Fondazione Migrantes:&nbsp;"Non possiamo permettere assolutamente che ancora una volta i nostri fratelli migranti che vengono dalla fame, dalle guerre ancora una volta vengono trattati come scarti, come carichi residuali, e non come persone. Che cosa significa considerare gli immigrati che sono nelle barche, nelle navi, dei carichi residuali? Cosa significa l'accoglienza selettiva? Le parole sono importanti dicono una visione del mondo, della vita, una politica, stiamo attenti perché questi nostri fratelli migranti non sono assolutamente persone da fare selezione, non sono assolutamente oggetti o oggetti smarriti, sono persone in quanto tali, noi affermiamo la centralità delle persone". 
"Papa Francesco&nbsp;- aggiunge - ha detto a mio avviso una cosa di buon senso molto chiara e nitida, ha detto l'Europa non può lasciare sola l'Italia ma al tempo stesso ha detto che i mari, il Mediterraneo non possono essere un cimitero, il cimitero più grande".&nbsp; 
Giorgia Meloni aveva ringraziato il Pontefice per l'"incoraggiamento", come pure Salvini. Ma Savino&nbsp;chiede di non utilizzare "come copertura di scelte politiche"&nbsp; il discorso del Santo Padre che invece è "responsabile ed evangelico: noi dobbiamo salvare, custodire e tutelare gli immigrati e l'Europa non lasci sola l'Italia. Questo è&nbsp;fondamentale e qui si gioca la civiltà dell'Europa e la democrazia non solo in Italia ma anche in Europa".

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