Mercoledì 24 Aprile 2024

Luca Toni si sfoga: "Mi hanno negato l’ingresso con il cane al circolo. Nel 2024 è una follia"

Il calciatore campione del Mondo voleva assistere alla partita del figlio "Un divieto assurdo, per me è normale andare ovunque con la mia Stella Pensavo fosse uno scherzo. Ho dovuto sbirciare da un campo adiacente"

Luca Toni con il suo cane

Luca Toni con il suo cane

Modena, 26 marzo 2024 – “Ho ricevuto più chiamate in questo lunedì che dopo i Mondiali vinti in Germania…". Luca Toni stempera i toni con una battuta, ma è ancora incredulo per quanto gli è accaduto domenica all’ingresso del circolo Onde Chiare di Reggio Emilia.

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L’ex attaccante, campione del Mondo nel 2006, con l’Italia di Lippi domenica ha postato una storia su Instagram per denunciare il divieto di ingresso imposto al suo cane, un golden retriever di nome Stella (come la frazione di Serramazzoni, comune dell’Appennino modenese, di cui è originario), dalla direzione del circolo di viale Settembrini. Toni era al seguito del figlio Leonardo, 10 anni, impegnato nei campi dell’impianto in un torneo con la maglia del Sassuolo. Ma per poter seguire le gare di Toni junior l’ex bomber ha dovuto circumnavigare la recinzione del circolo, perché con Stella al guinzaglio non era possibile varcare la soglia d’ingresso. Un episodio che ha presto fatto il giro del web.

Luca Toni con il suo cane
Luca Toni con il suo cane

Toni, ci racconta che cosa è successo?

"Sono arrivato a Reggio per accompagnare mio figlio a un torneo di calcio giovanile organizzato dalla Reggio Calcio, come tanti altri genitori, ed ero con il mio cane. Una cosa normale per me, Stella la considero come una figlia e viaggia ovunque con noi. Siamo entrati e un’addetta poco dopo mi ha fatto presente che avrei dovuto portare fuori il cane perché non era permesso".

Lei come ha reagito?

"Subito ho creduto si trattasse di uno scherzo, tanto che mi hanno chiamato “campione“ per avvisarmi di dover uscire. Pensare che nel 2024 esistano ancora luoghi che non accettano i cani mi è sembrata una follia. Comunque ho chiesto di parlare col direttore, intanto altri due genitori entrati prima di me con due cani di piccola taglia sono stati richiamati e invitati a uscire".

Che cosa le ha detto il direttore?

"Che il circolo era privato e nel regolamento c’era il divieto di ingresso per i cani, come anche in altri circoli di Reggio: ha spiegato che si trattava di un problema igienico visto che era presente una terrazza con piscina. Il fatto che fosse chiusa perché fuori stagione non faceva differenza".

Lei che cosa ha risposto?

"Gli ho fatto un ragionamento semplice: è giusto che un circolo abbia le sue regole, ma allora deve rimanere privato e accessibile solo ai soci se le vuole applicare. Se invece decidi di aprirlo per ospitare un evento aperto a tutti, anche ai non soci come accaduto domenica, allora ti devi comportare come un esercizio pubblico, visto che accetti di aprire il bar a oltre 150 fra genitori e bimbi. E in un bar i cani possono entrare, tanto più che lì c’era verde in abbondanza".

Che cosa ha fatto quando le hanno chiesto di uscire?

"Sono andato fuori e ho cercato un altro modo per seguire le partite di Leonardo, visto che ero lì per quello. Ho girato intorno al circolo e da un campo adiacente sono riuscito a sbirciare. Poi ho fatto una storia su Instagram per fare capire a che livello siamo".

Il direttore del circolo ha detto che lei ha postato l’accaduto su Instagram come un sedicenne.

"Non è un problema mio se lui considera Instagram una cosa da sedicenni. Io ho un profilo e lo uso regolarmente anche a 46 anni e mi è sembrato giusto far sapere a chi mi segue quello che era successo. In queste ore mi hanno chiamato in tanti, so che qualche associazione ha contattato anche il circolo per chiedere spiegazioni. Io rimango della mia idea: quello che è successo è assurdo".