Venerdì 26 Aprile 2024

L’orgoglio di Kiev "Nel 2014 esercito a pezzi Ora sono tutti al fronte"

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di Lorenzo

Bianchi

Il suo libro Nel cuore di Odessa descrive grandi differenze fra l’Ucraina di oggi e quella del 2014. "Hanno spopolato ora – racconta Ugo Poletti, 57 anni, fondatore di Odessa Journal, manager laureato alla Bocconi di Milano, uno dei sei italiani che hanno deciso di restare nella grande città portuale affacciata sul Mar Nero – le immagini del docente universitario in giubbotto antiproiettile ed elmetto che fa lezione ai suoi studenti con un tablet. Nel 2014 quasi la metà della popolazione votava per partiti filorussi. L’esercito ucraino era disorganizzato e male armato. Ora tutti vogliono arruolarsi e troviamo al fronte imprenditori, professori universitari, atleti".

Perché Mosca prende di mira sistematicamente la popolazione civile?

"C’è una interpretazione ufficiale secondo la quale questi attacchi sono pianificati per terrorizzare e demoralizzare la popolazione. Gli ultimi bombardamenti sulle centrali elettriche erano mirati a colpire i civili, ma non sempre questa visione è realistica".

In che senso?

"Ricorda l’attacco al mercato di Kremenchuk, nel quale hanno perso la vita anche bambini? In quel palazzo si teneva un incontro di vertice fra ufficiali dell’aviazione e della logistica ucraina e esponenti Nato. C’è da considerare anche che i russi non hanno mezzi sofisticati di puntamento".

Lei e Antonina, la sua moglie ucraina sposata dopo l’inizio del conflitto, dormite spesso nel corridoio di casa. Come ci si adatta a una guerra?

"Gli allarmi possono durare venti minuti o un’ora. Sono da due a sei al giorno e riguardano tutta la regione. Possiamo vederli su un’app che si è aggiunta al tradizionale suono delle sirene. Ma da quando c’è stato l’accordo sul grano i tre maggiori porti dell’area di Odessa non sono stati più attaccati. Putin ha ottenuto in cambio l’appoggio dei Paesi africani, incassando punti diplomatici".

Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente Zelensky ha detto: "Per i primi 5 giorni abbiamo pensato che nulla potesse fermare i russi". Invece…

"Gli ucraini ci hanno messo l’orgoglio slavo. Poi c’ è stato l’esempio del presidente che ha rischiato di essere ucciso. Se fosse scappato, molti soldati si sarebbero arresi. Gli ucraini hanno goduto del vantaggio tecnologico, le reti di telecomunicazione hanno retto, Musk ha dato la copertura satellitare e gli ucraini hanno sorpreso per la capacità di usare la tecnologia anche in modo creativo".

Che cosa chiede all’Europa?

"Di non cedere al ricatto energetico di Putin".

Lei ha scritto che Zelensky non ha ancora vinto la lotta contro oligarchi e magistrati.

"In Ucraina la magistratura può invalidare qualsiasi riforma del presidente chiamando in causa la Corte costituzionale. Gli oligarchi sono un problema minore, ma possono comprarsi giudici e politici".

Quanto durerà la guerra?

"Ora le truppe di Mosca non si fidano più dei loro comandanti, che debbono eseguire sul campo un piano concepito dai vertici. In queste condizioni una leadership dovrebbe cominciare a trattare, ma tramano contro Kiev l’orgoglio russo e un sistema di potere che non si lascia spaventare né dal numero dei morti né dai danni economici".