Giovedì 25 Aprile 2024

Lo strappo del Senatùr Nasce il Comitato del Nord

Bossi crea la sua corrente all’interno della Lega per ritornare alle origini. Adesioni aperte in Lombardia e Veneto: è un colpo alla leadership di Salvini

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di Ettore Maria Colombo

Il fondatore, e primo segretario della Lega Lombarda (poi Lega Nord), ‘senatùr’ per definizione (la prima volta fu eletto al Senato nel 1987, anche se ora finirà alla Camera, per il rotto della cuffia), ha deciso di tornare alle origini. Umberto Bossi animerà la prima corrente del partito che fondò vent’anni fa, una formazione ‘nordista’ interna alla Lega Salvini premier.

Non un partito diverso, come il Grande Nord di Roberto Bernardelli che, sempre in Lombardia, ha accolto ex leghisti fuoriusciti o epurati da Salvini, ma la prima vera corrente in un partito tradizionalmente monolitico (i dissidenti, anzi, venivano espulsi proprio da Bossi). In un partito leninista per definizione, dunque, e quindi privo di correnti, per ironia della Storia, è Bossi a fondarne la prima.

"L’Umberto è molto arrabbiato perché la gente per bene sta lasciando la Lega" racconta un leghista che ha parlato con lui in queste ore. "In tanti lo chiamano per dire che il segretario sta facendo troppo pasticci e si è sentito in dovere di fare qualcosa". La corrente dovrebbe chiamarsi Comitato del Nord. A ieri si raccoglievano adesioni solo in Lombardia e Veneto (dove, ai tempi, nacque la Liga veneta). Le prime riunioni si terranno in questi giorni.

Il Nord autonomista è ormai in pieno fermento, dopo il sorpasso di Fratelli d’Italia, sulla Lega. Un’altra iniziativa è stata promossa da alcuni ex parlamentari che ancora aderiscono alla Lega Nord, cioè il vecchio partito fondato da Bossi, ma tecnicamente ‘sostituito’ dalla Lega Salvini premier dal 2017. Si tratta di Gianni Fava, ex sfidante di Salvini al congresso del 2017, Emanuela Munerato e di un sanguigno ex deputato romagnolo, Gianluca Pini, più altri. I quali si sono dati appuntamento per il 15 ottobre a Biassono (provincia di Monza e Brianza). "Per il Nord riparte la battaglia" è il titolo dell’iniziativa scritto nel manifesto su sfondo verde, con i caratteri usati dalla campagna di Roberto Maroni, quando si lanciò, e lo slogan è "Prima il Nord".

Mancava solo questo guaio a Salvini, che già di guai ce ne ha tanti, in casa e fuori. Punta agli Interni, ma la Meloni non vuole, e deve già subire il malcontento dei governatori del Nord (Zaia, Fedriga, etc.) e di Giorgetti: non sono una corrente, ma la fronda gliela fanno lo stesso.