Venerdì 26 Aprile 2024

L’Italia ignora i negazionisti Le proteste fanno ancora flop

Attimi di tensione a Torino. A Milano l’estrema destra. e l’ex grillino Paragone. Parolin: "Il siero? Un dovere"

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ROMA

No vax e no Green pass ancora in piazza, con cortei e sit in in decine di città, teoricamente 120. Ma tranne che a Milano, dove hanno sfilato in 4-5mila, i numeri sono minimi: alcune centinaia di persone a manifestazione. Nel capoluogo lombardo ai 1.500 redunatisi in piazza San Babila si sono aggiunti in alcune migliaia, mano a mano che il corteo proseguiva verso Porta venezia e Corso Buenos Aires, con frequesti stop e sit in: "Ci vogliono boicottare – hanno spiegato – e noi blocchiamo Milano".

In testa al corteo – novità per la protesta milanese contro il Green pass – anche una ventina di militanti dell’estarema destra, in particolare di Forza Nuova. Ma nel corteo, non politicizzato, erano presenti anche esponenti di altri partiti, ad esempio il senatore Gialuigi Paragone, ex 5 stelle, candidato sindaco per Italexit. A Roma erano circa un migliaio i manifestanti riuniti in piazza del Popolo. Tra loro anche alcuni esponenti di Forza Nuova tra cui Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Momenti di tensione a Torino, dove un gruppo di manifestanti, staccatorsi dai circa 500 in piazza, ha tentato di sfondare un cordone delle forze dell’ordine aggredendo i poliziotti con calci e pugni e riuscendo a deviare il corteo. Sono intervenuti reparto mobili e la situazione è tornata in breve alla normalità. A Bologna 3-400 no Green pass sono scesi in piazza Maggiore per la manifestazione organizzata da ’Emilia-Romagna Costituzionale contro il certificato verde’. "Benvenuti nel Terzo Reich", ha cantato dal palco l’artista chiamato a esibirsi. "In questa piazza – ha scandito uno dei portavoce del movimento, Francesco Tabarroni – ci sono cittadini uniti contro il nuovo nazismo che avanza. È un parola molto grave, pensata e ragionata. Ma c’è il tentativo di criminalizzare dei cittadini incensurati e la censura é quanto abbiamo di più vicino alle dittature. Non resteremo indifferenti". A Genova dopo un flash mob, un corteo di circa 500 persone ha sfilato contestando duramente Confindustria, i sindacati e l’Ordine dei medici.

Iniziative che arrivano nel giorno in cui la Chiesa, per bocca del cardinale Pietro Parolin, fa sentire la sua voce condannando qualsiasi forma di azione violenta e ribadendo che vaccinarsi "è un atto di responsabilità". "Non capisco perché ci si debba imporre con la violenza davanti a queste cose: l’unico modo per uscirne è parlarsi".

a. farr.