Mercoledì 24 Aprile 2024

Da manager a libraio (dei vip): "Ora consiglio romanzi a De Sica e Placido. Il posto fisso? La mia felicità è qui"

Simone Gallorini ha cambiato lavoro per aprire una libreria a Bagno Vignoni. "Nella mia vita precedente l’unico obiettivo era fare soldi, sono arrivato in Val d’Orcia per amore: leggere è davvero sexy"

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Bagno Vignoni (Siena), 29 maggio 2023 – Al centro della sua libreria chiamata Librorcia, nel mitico borgo di Bagno Vignoni, ci sono un grande divano verde e un camino, simboli della nuova vita slow di Simone Gallorini, ex manager 49enne di un’azienda di abbigliamento di Arezzo diventato libraio per scelta nel cuore dell’incantevole Val d’Orcia, provincia di Siena. Gallorini passò di lì negli anni Novanta di ritorno da un viaggio in montagna con amici e vide quel minuscolo paese di pietra con la grande vasca termale al posto della piazza, set di film cult come Nostalghia di Andreij Tarkovskij o Al lupo al lupo di Carlo Verdone. Gli sembrò un borgo convento, disabitato. Ma l’effetto che fece – una specie di folgorazione – non se lo dimenticò più. Tanto da diventare, vent’anni dopo, uno dei suoi neanche 30 abitanti.

Simone, cosa le fece pensare che doveva fare il grande salto?

"La vita da manager, dove l’unico obiettivo era fare soldi, mi stava distruggendo emotivamente. Poi la mia compagna dell’epoca, che faceva la marketing manager negli hotel, venne assunta in uno degli alberghi che stavano aprendo nel borgo di Bagno Vignoni. Io continuavo a lavorare in azienda e andavo a trovarla nei weekend o appena potevo. Qua trovavo persone accoglienti, spontanee, diverse da quelle che ero abituato a frequentare nel settore commerciale di una ditta di abbigliamento. Fino a quando nel 2010 trovai questo fondo dismesso in via delle Sorgenti, praticamente davanti alla piazza, e decisi di ristrutturarlo. Esattamente 13 anni fa, primo maggio 2010, nacque Librorcia: all’improvviso cambiai lavoro e vita. Poi io rimasi e la mia fidanzata – diventata ex – se ne andò".

Perché una libreria, ai tempi la sola nel raggio di 30 chilometri?

"Perché tutti leggiamo qualcosa e tutti abbiamo bisogno dei libri, che fanno da moltiplicatore di emozioni. Leggiamo in vacanza quando siamo felici per esserlo ancora di più. Ma leggiamo anche quando siamo tristi per capire che quello che accade a te accade anche agli altri e, se non possiamo andare in giro a conoscere persone, nel mondo dei libri troviamo il mondo degli uomini".

‘Reading is sexy’ come scrive sui social fotografando i suoi clienti seduti in poltrona intenti a sfogliare…

"Come era scritto nei manifesti con Audrey Hepburn e James Dean per promuovere la lettura. È da lì che ho preso l’idea. Ora pubblico le foto su Instagram di tanto in tanto, anche se servirebbe un social media manager, ma al momento mi costerebbe troppo".

Ormai qua è un’istituzione, la libreria è frequentata da turisti, gente comune e tantissimi vip. Da Christian De Sica a Michele Placido a Patrick Dempsey di Grey’s Anatomy.

"Eh… Lui è bello come sembra, alto due metri. Quando entrò c’erano 5 ragazze che stavano per perdere i sensi. Pensavo di doverle rianimare. Il cane di De Sica una volta fece la cacca sul tappeto, Christian era mortificato e voleva pulire a tutti i costi. Placido cerca sempre romanzi, storie di vita, sceneggiature per i suoi film. È venuto anche Servillo, ma gira in incognito, sta attento a non farsi riconoscere".

E poi ci sono i bambini, e i progetti di lettura con le scuole.

"La cosa che più mi gratifica. Ho iniziato sin da subito, con i bambini portati dalle animatrici dei mini club degli hotel vicini. Poi ho esteso la lettura alle scuole. Vengono qui da tutta la Val d’Orcia: in genere in un giorno si uniscono più classi e la cosa difficile è trovare libri trasversali, che piacciano a età diverse. Ma quando rivedo uno di quei bambini perché ha costretto i genitori a tornare vuol dire che ho colto nel segno: non c’è soddisfazione più grande".

E la bellezza dei panorami, del vapore che esce dall’acqua, del silenzio quasi mistico che ormai vede ogni mattina, le fa ancora l’effetto di allora?

"Certe mattine (come oggi, ndr) sì, quando da casa cammino fino in negozio e provo la stessa sensazione di estasi di tanti anni fa. In primavera, in autunno o nelle giornate limpide invernali, la piazza è un incanto. Solo quando devo fare i conti con la banca allora ecco, mi immergo meno nella meraviglia".

A fine mese questi conti tornano o rimpiange il posto fisso e lo stipendio da 4-5mila euro?

"In certi periodi, quando ci sono molti turisti, guadagno tanto anche ora. Ma poi ci sono momenti morti dove incasso 500 euro in un mese. Diciamo che devo saper pianificare. Ma non tornerei indietro per nulla al mondo".