Giovedì 25 Aprile 2024

L’appello ai politici L’ira della mamma di Andrea "Non fate promesse, parlate di sicurezza"

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Graziella Marota, è la madre di Andrea Gagliardoni, 23enne morto nel 2006 in un incidente sul lavoro. Nei giorni scorsi ha inviato la lettera qui sotto a tutti i partiti politici in corsa alle prossime elezioni.

Sono Graziella Marota, mamma di Andrea Gagliardoni, morto per la mancanza di sicurezza sul lavoro il 20 giugno 2006 a Ortezzano, nelle Marche. Mi rivolgo a tutti i partiti politici perché in questa campagna elettorale non ho mai sentito affrontare la problematica della sicurezza sul lavoro, considerando che ogni sette ore perde la vita un lavoratore e ci sono più di un milione di infortuni, più o meno gravi. Anche Andrea si è perso tra i morti da stabilimento e da cantiere, vittima di una politica del lavoro che non considera importante la cultura della sicurezza e non ha rispetto per la vita umana.

Andrea aveva solo 23 anni quando è morto con il cranio schiacciato da una macchina tampografica non a norma. Aveva tanti sogni e desideri per il suo futuro. Anni fa ho cominciato una battaglia, ma ho riscontrato che in questo lungo periodo la situazione non è cambiata, anzi, peggiorata. Occorrerebbero degli insegnamenti in tema sicurezza già nelle scuole e più controlli presso i luoghi di lavoro. Questa guerra non viene attenzionata né dalla politica, né dai sindacati, né tantomeno dai media, a meno che non siano ’morti di gruppo’ come la Thyssenkrupp, Umbria Olii, eccetera. Ma vorrei ricordare che tre o quattro operai, di cui non sappiamo il nome, ogni giorno non fanno ritorno a casa. Non vorrei pensare che i forti poteri imprenditoriali siano intoccabili. Parlo a nome di tutte quelle famiglie che oggi si trovano a piangere un loro caro per il ’Dio profitto’ e spero che questo mio appello alle istituzioni non risulti vano perché, caro politico, provi un attimo a pensare se un giorno suo figlio o sua figlia non dovesse tornare a casa dopo una giornata di lavoro. Termino questa mia lettera: fermiamo questa strage che serve solo a far arricchire gli imprenditori e a distruggere le famiglie! Ogni essere umano ha diritto alla propria vita: non si può perderla per mille euro al mese.

Graziella Marota