Giovedì 25 Aprile 2024

L’America fa i conti con se stessa "Ora basta, un limite alle armi"

Biden non riesce a regolamentare la vendita, troppo forte il peso delle lobby. E a Manhattan il crimine cresce del 42%

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La sparatoria nella metropolitana riaccende i riflettori sulla ’disinvolta’ circolazione delle armi negli Stati Uniti. La governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, mentre ancora si raccolgono i bossoli sui marciapiedi della metrò di Brooklyn, urla tutta la sua rabbia contro le sparatorie di masse. Dal canto suo il sindaco della Grande Mela, Eric Adams, promette una battaglia senza confini per evitare nuove stragi. Ma, intanto, nulla cambia, il peso delle lobby delle armi – qualche mese fa è stato neutralizzato dalla magistratura Usa un tentativo di bloccare la National Rifle Association – impedisce una vera stretta, troppe volte annunciata e troppe volte disattesa dallo stesso Joe Biden. Così gli Stati Uniti si trovano alle prese con l’ennesima caccia all’uomo, stavolta dello stragista mancato per un soffio. O meglio, per una pistola inceppata, la sua.

Per arrestarlo si stanno mobilitando centinaia di poliziotti e agenti dell’FBI, unità cinofile e tiratori scelti, esperti balistici e tecnici dell’immagine. Per New York è un nuovo incubo. Nel vagone numero 3 della linea R oltre a campioni di sangue dei feriti, sono stati raccolti decine di bossoli e diversi caricatori. Hanno trovato anche la pistola, ma non è chiaro se ne avesse una sola e se fosse illegale. Diversi bossoli sono stati rinvenuti anche sulla piattaforma della Stazione di Sunset Park e tra i binari dove il treno si è fermato rovesciando i suoi 16 feriti sul largo marciapiede. Ma si cerca anche casa per casa e nel ventre della stazione metropolitana. Con i cani che fiutano anche nei lunghi tunnel che arrivano ad immergersi nell’East river per raggiungere Manhattan. Diversi blocchi sulla trentaseiesima strada e la quarta avenue con le casette basse e tipiche di una Brooklyn abitata da giovani e professionisti con famiglie sono off limits. La gente deve mostrare i documenti per entrare nelle proprie case, perché l’intera zona è considerata scena del crimine. Fonti della polizia ammettono che sarebbe potuta essere una strage, se allo sparatore ad un certo punto dopo aver lanciato la granata fumogena non si fosse inceppata l’arma.

Resta il fatto che la sparatoria riporta al centro del dibattito politico la battaglia contro le troppe armi che ci sono in giro in America. "Solo nel mese di marzo ne abbiamo tolte dalla strada 1800 – ha detto il sindaco di New York Adams, spiegando che il lavoro da fare è immenso e deve diventare una battaglia nazionale per essere vincente. Dopo le stragi del sabato sera in California anche il presidente Biden ha fatto un duro discorso contro la vendita di armi automatiche e per destinare risorse alla lotta contro quelle illegali, ma l’avvicinarsi delle elezioni di medio termine a novembre lo lascerà ancora una volta inascoltato. La gente continua a sparare.

Ieri mattina Biden e Adams si sono sentiti al telefono mentre era in corso la caccia all’uomo. Insieme alla governatrice di New York e con la California cercheranno di fare un asse,anche se l’America continua a rimanere una società dei pistoleri.

A Manhattan il crimine è cresciuto del 42% e adesso le gang non si sparano più solo nel Bronx o nel Queens, ma uccidono studenti davanti alla Columbia University o al Central park mentre pallottole vaganti fanno migliaia di vittime innocenti ogni anno ad Harlem e nel Village o nella stssa Brooklyn. Solo a New York da gennaio ad aprile le sparatorie sono state 296 , contro le 260 dello stesso periodo dell’anno precedente.

Giampaolo Pioli