Mercoledì 24 Aprile 2024

La Ue apre al tetto del gas "Ora acquisti comuni"

Domani il vertice a Praga. Via libera anche all’ottavo pacchetto di sanzioni

di Elena Comelli

S’inasprisce il confronto fra Europa e Russia, con il via libera dei governi dell’Ue all’ottavo pacchetto di sanzioni proposto dalla Commissione, che prevede tra l’altro un tetto sul prezzo del petrolio importato dalla Russia, come concordato all’inizio di settembre con il G7. Immediata la risposta del Cremlino, che ha minacciato, per voce del vice premier Aleksandr Novak, lo stop delle forniture di petrolio ai Paesi che imporranno il price cap. Anche la decisione di ieri dell’Opec+, che ha varato un taglio della produzione di 2 milioni di barili al giorno, il doppio di quanto ipotizzato nei giorni scorsi, è chiaramente una mossa della Russia per mettere in difficoltà l’Occidente. Non si è fatta attendere la reazione della Casa Bianca: "Il presidente è deluso dalla miope decisione dell’Opec+", si legge in una nota. La diminuzione dell’offerta, infatti, potrebbe comportare un aumento delle quotazioni a livello globale e aiutare la Russia, grande esportatore di petrolio, a pagare la sua guerra in Ucraina, minando anche il piano del G7 di fissare un tetto al prezzo petrolio russo sul mercato globale.

Ma la stretta della Commissione non si ferma qui. Per la prima volta, in una lettera agli Stati membri in vista del Consiglio europeo di Praga di domani, Ursula von der Leyen ha apertamente criticato il parametro di riferimento del prezzo europeo del gas. "Oggi gran parte dell’Europa paga un prezzo più alto per il proprio gas, in particolare il gas naturale liquefatto, rispetto ai suoi concorrenti globali. Il principale parametro di prezzo per tutto il gas scambiato nell’Ue, il Title Transfer Facility (Ttf), non è più rappresentativo del gas importato", ha scritto. E ha aggiunto: "In attesa dell’introduzione di un benchmark complementare" alternativo al Ttf del mercato olandese "dovremmo considerare una limitazione dei prezzi in relazione al Ttf in modo da continuare a garantire la fornitura di gas all’Europa e a tutti gli Stati membri, dimostrando che l’Ue non è pronta a pagare qualsiasi prezzo per il gas".

La Commissione europea, inoltre, sta lavorando a un price cap "sul gas utilizzato per generare elettricità", ha spiegato ieri al Parlamento europeo. Sempre in tema di gas, la presidente dell’esecutivo europeo ha indicato: "Dobbiamo rafforzare gli acquisti congiunti di gas, è nel nostro interesse comune. L’anno prossimo dovremo riempire di nuovo gli stoccaggi e dobbiamo evitare lo scenario in cui gli Stati membri si fanno concorrenza tra loro per avere il gas, spingendo su i prezzi in Europa".