di Viviana Ponchia
La strategia del sacco a pelo. Ci si imbozzola sul pavimento dell’ufficio e si dorme lì, con la mascherina, sperando che il capo prima o poi lo noti e apprezzi l’attaccamento. A Esther Crawford, 39 anni, il colpo è riuscito. Da manager qualunque in tre mesi è diventata l’interprete della strategia di Elon Musk per lanciare il nuovo Twitter. In pratica il suo braccio destro. Si era fatta notare eccome, non solo da Musk ma dal mondo intero, quando a novembre un collega aveva pubblicato la foto in cui dormiva in mezzo alle scrivanie. Come un naufrago d’aeroporto, come uno stakanovista giapponese. Evan Jones, product manager autore dello scatto, aveva commentato con malizia: "Quando hai bisogno di qualcosa dal tuo capo nel Twitter di Elon". Bisognava capirlo. Erano le ore in cui i big della tecnofinanza licenziavano a raffica e il sonno della Crawford era stato tradotto come atto di resistenza modello zerbino. Il patron d’altra parte lo aveva detto chiaro ai suoi dipendenti: "Preparatevi a lavorare 12 ore al giorno 7 giorni sette, altrimenti il vostro posto è a rischio". La Crawoford aveva subito replicato che non era per quello: "Quando il tuo team spinge 24 ore su 24 per rispettare le scadenze a volte #dormidovelavori".
Abnegazione totale, vicina all’ipnosi. Non tutti i commenti erano stati gentili: "A meno che tu non ti debba curare il cancro, non c’è alcuna giustificazione valida per dormire sul pavimento di una sala conferenze per rispettare una scadenza di lavoro". Chissà perché il cancro, comunque acido da morire. La manager modello precisò di averlo fatto per passione e non per tenersi stretto il badge: "Poiché alcune persone stanno perdendo la testa, adesso vi spiego. Fare cose difficili richiede sacrificio, tempo ed energia. Ho compagni di squadra talentuosi in tutto il mondo che si stanno impegnando per dare vita a qualcosa di nuovo, quindi per me è importante essere sempre con loro. Siamo a meno di una settimana in una massiccia transizione commerciale e culturale. Le persone stanno dando il massimo". La sua ascesa è stata irresistibile. Non solo ha salvato la testa mentre metà dei colleghi l’ha persa, ma ha visto decollare la propria carriera contribuendo al lancio di Twitter Blu, l’abbonamento che certifica l’autenticità di un profilo. E ora è un leader fra i superstiti oltre che la più grande soddisfazione del capo: lui li vuole tutti così, stesi per terra.