
Isotta Danese
Spezia, 4 gennaio 2015 - DOMANI tutta la città si stringerà attorno al dolore di due genitori che hanno perso la loro figlia, nel fiore dei suoi anni, per un malore improvviso. Isotta Danese aveva solo 19 anni. Dopo pranzo si è accasciata sul letto, e quegli occhioni verdi hanno smesso di brillare. È spirata tra le braccia del padre, che ha cercato in tutte le maniere di rianimarla. Un padre che ancora non si dà pace. Così come la mamma, che ieri ha vegliato per tutto il giorno sul corpo della sua unica figlia, all’obitorio del Sant’Andrea. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Nostra Signora della Salute, in piazza Brin.
Familiari, amici, compagni di scuola, e semplici conoscenti, non mancheranno di dare l’ultimo saluto a quella ragazza solare che mai ha mostrato problemi di salute. La causa del decesso verrà infatti appurata oggi, tramite un esame diagnostico che verrà effettuato dai medici dell’Asl spezzina. Nessuna autopsia disposta dalla Procura: il pubblico ministero Luca Monteverde, dopo aver acquisito le cartelle mediche della giovane e le testimonianze dei genitori, che confermano l’assenza di patologie o di presupposti riconducibili a responsabilità di terzi, ha deciso di non proseguire con accertamenti autoptici, per assenza di profili giudiziari. Intanto ieri un viavai di persone, per lo più coetanei di Isotta, ha sfilato tra le sale della camera mortuaria. Una vera processione, con gli occhi della gente carichi di lacrime. E quelli delle amiche che invece non ne avevano più. «Non ci credo, non ci posso credere» è stato il grido che ha rotto il silenzio di quel luogo di dolore. Sguardi persi nel vuoto, ancora increduli, come quello del ragazzo di Isotta, che non ha staccato il viso dal vetro, quasi volesse comunicare ancora, come mamma e papà, con la sua dolce, piccola, amata.