Mercoledì 24 Aprile 2024

Insulti omofobi al suo ragazzo Massacrata per averlo difeso

La giovane ha postato foto e video sui social. Volto tumefatto. e setto nasale fratturato

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TORINO

Un occhio tumefatto, violaceo e gonfio al punto da non poterlo aprire. L’altro semichiuso. Poi il naso, gonfio e incerottato. è l’immagine, impressionante, pubblicata sui social da una ragazza torinese di 20 anni. Ridotta così dopo aver preso un pugno in faccia da un ragazzo. La colpa? Aver difeso il proprio fidanzato dagli insulti omofobi di un gruppo di bulli. L’aggressione, denunciata sui social, è avvenuta l’altra notte in una discoteca del capoluogo piemontese.

Le conseguenze, lividi e tumefazioni, sono evidenti anche nei video che la giovane ha condiviso, appunto assieme alle foto, sui propri profili social dove si è sfogata raccontando ciò che le hanno fatto. Non solo. Prima di postare tutto, è andata a denunciare l’aggressione dai carabinieri. L’episodio sarebbe avvenuto nella serata di venerdì 10 all’interno della discoteca Whitemoon di corso Sebastopoli a Torino dove in quel momento si stava esibendo il rapper Lazza. Tetaro dell’aggressione bagni del locale. A scatenare la violenza è stata la reazione della 20enne dopo che un ragazzo, che si trovava in compagnia di due amici, avrebbe insultato pesantemente il fidanzato della vittima: un commento omofobo per via dei capelli lunghi che ha provocato la reazione della giovane. Lei non ha abbassato la testa e ha risposto per le rime.

A quel punto uno dei tre ha sferrato un pugno in pieno volto alla 20enne facendola capitolare a terra e soprattutto rompendole il setto nasale. Trasportata all’ospedale Cto per essere medicata, è stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. Intanto l’aggressore, così come i suoi due amici, è fuggito, ma la giovane che si è rivolta alle forze dell’ordine, ha voluto lanciare un appello sui social affinché i presenti la aiutino a individuare i suoi aggressori.

In un video, che poi sarebbe stato rimosso, la 20enne ha fornito dei dettagli utili al riconoscimento del ragazzo che le ha sferrato il pugno e avrebbe anche fornito un disegno dei tre per aiutare le forze di polizia a risalire chi l’ha pestata e prima ha rivolto insulti omofobi al suo fidanzato.