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Roma, 31 ottobre 2021 - Arriva il fermo per duplice omicidio a carico di Vincenzo Palumbo, il camionista di 53 anni che ha freddato con 11 colpi due giovani che chiacchieravano sotto casa sua, in una stradina di Ercolano. Provvedimento motivato da una "condotta intenzionalmente e senza giustificazione rivolta a cagionare la morte". Ora l’autotrasportatore-pistolero chiede scusa ai familiari: "Non voleva uccidere, è profondamente addolorato, ma li aveva presi per ladri", le parole dell’avvocato Francesco Pepe che lo difende. L’assurda "esecuzione" dei due giovani, uno impiegato nell’azienda florovivaistica di famiglia, l’altro laureando in scienze motorie ed economiche, arriva a meno di una settimana da un altro grave episodio, che si è consumato a Santopadre, in provincia di Frosinone. La sera del 25 ottobre, un tabaccaio di 58 anni, Sandro Fiorelli, ha sparato a un ladro sorpreso a rubare nella villetta di famiglia poco dopo le 20. Il tabaccaio ha fatto fuoco nel giardino, uccidendo il malvivente con addosso falsi documenti. L’esercente è stato iscritto nel registro degli indagati per "eccesso colposo di difesa". Due fatti di sangue in una manciata di giorni, sullo sfondo la paura di vedersi la casa svuotata dei propri beni. Uno dei reati più "odiosi" perché sottrae alle persone non solo soldi e gioielli, ma si appropria della loro intimità e sicurezza. La percezione in Italia è di vivere sotto scacco, in un clima di costante precarietà che spinge le famiglie a blindarsi in casa o, nel caso di quelle più facoltose, a fare ricorso a sofisticati sistemi di vigilanza affidati a professionisti del settore. Eppure i numeri dicono altro, ovvero che i furti in casa in Italia sono in calo da almeno sette anni. Nel 2019 (ultimo anno di rilevamento) sono arrivati a 10,3 ogni mille famiglie: un livello al di sotto di quello del 2010. ...
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