Sabato 27 Aprile 2024

Imputati claustrofobici, salta l’udienza "Ma la sera del delitto erano su una Smart"

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Gli autori dell’omicidio di Luca Sacchi soffrono di claustrofobia, si rifiutano di salire a bordo della camionetta della Penitenziaria e l’udienza di appello salta. La corte d’Assise d’Appello di Roma, su richieste delle difese di Valerio Del Grosso (reo confesso) e Paolo Pirino, ha deciso di aggiornare il procedimento. Una iniziativa che ha scatenato la reazione del padre di Sacchi, Alfonso (foto) per il quale i due imputati lamentano di non potere essere trasferiti in tribunale ma il giorno dell’omicidio, il 23 ottobre del 2019, erano "in due a bordo di una Smart". "È un’ agonia essere qui e qui si parla di cavilli – ha detto il papà del personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla testa –. Quando hanno ucciso mio figlio quei due erano in una Smart che è molto più piccola di un camionetta". I giudici hanno fissato una nuova udienza al prossimo 23 febbraio.