Giovedì 25 Aprile 2024

Il premio ai più bravi è da 100 e lode

Davide

Rondoni

Occorre avere il coraggio di dire "bravi" ai nostri ragazzi. Non un encomio superficiale, a costo zero, ma un premio per un impegno serio e, per una volta, svincolato da catagorie (come il reddito familiare) che non siano il solo merito. La giunta della Regione Marche ha rifinanziato il suo premio ai migliori studenti residenti o dimoranti sul suo territorio. Su proposta dell’assessore Giorgia Latini, il premio si rivolge a chi consegue il 100 e lode alla maturità. Fanno bene l’assessora e i suoi compagni di giunta a dare questo segnale, al di là della entità (300 euro) che però per un ragazzo è un bel segno di attenzione. Soprattutto ora che a tanti ragazzi bravi la nostra società e le istituzioni non riservano l’attenzione giusta. Fa pena vedere come sono trattati i nostri giovani anche in quei mondi dove eserciti di adulti si sono ben pasciuti nei decenni scorsi (penso alle Università, ma anche al mondo dell’arte, della cultura, delle professioni): sfruttati spesso a pochi se non zero euro, poco incentivo, poca durezza e chiarezza nella selezione, come se i ragazzi fossero dei selvaggi tutti uguali da cui trarre forza lavoro.

Un clima contro cui va il premio della Regione Marche. E che assume ancor più valore in un momento in cui – come rilevano sociologi e statistiche – aumenta non solo in Italia il numero di ragazzi "ritirati": giovani che si disimpegnano dalla vita, che tirano a campicchiare, evadendo da ogni forma di ingaggio con l’esistenza, sia a livello di studio che lavorativo o affettivo. Non si tratta solo di una impotente "protesta""verso un modello di vita poco interessante che vedono negli adulti, ma anche di una perdita di energia, del proprio valore in azione. La legge in discussione presso la Regione Lombardia e questa iniziativa del premio Regione Marche (sarebbe bello ogni anno intitolarlo a un marchigiano di valore, no?) sono un segno politico importante. Perché la vera emergenza sono i giovani.