Mercoledì 24 Aprile 2024

I ministri grillini votano contro L’alleanza Pd-M5S è solo un ricordo

Scontro durissimo tra Conte e i dem: sullo sfondo la tentazione proporzionale

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di Ettore Colombo

"Questi sono impazziti. Fanno i finti pacifisti e ora pure gli anti-modernisti e iper-ambientalisti!". La reazione del Pd al niet pronunciato dal M5s in cdm sulla decisione di non votare il dl energia perché dentro c’è la realizzazione di un inceneritore a Roma (governata da Gualtieri) è durissima. Lo scontro tra i ministri dei 5s e quelli dem, è stato al fulmicotone, ma la giornata era iniziata male già con le parole di Conte (nella foto) sul Pd. Prima lo sfottò, da Conte: "Io non sto superando il Pd a sinistra, lo sto superando sulla linea del buonsenso che non è né di destra né di sinistra". Poi l’accusa: "Sono rimasto molto deluso quando sono stato insultato in modo scomposto, come non aveva mai fatto neanche il centrodestra". Infine, arriva il sarcasmo acido: "Il campo largo si è ristretto immediatamente".

Le reazioni dei big dem sono anonime ma furibonde. Altro che animate da quella "pazienza di Giobbe che a noi ‘ce spiccia casa’" come twitta il deputato democrat Filippo Sensi. "Vogliono andare per conto loro? Si accomodino!" sibila un dirigente dem.

La contromossa è presto detta. Un bel sistema proporzionale, ovviamente con sbarramento consistente (almeno al 5%). Insomma, non è un caso che, proprio ora, dati i rapporti (pessimi) che intercorrono tra Pd e M5s, i dem si stanno riscoprendo tutti proporzionalisti al cubo. Proprio ieri, a un seminario organizzato alla Camera dalla corrente di Orfini, i Giovani turchi, hanno partecipato tutti i big dem: Guerini (Base riformista), Franceschini (Area dem) e Orlando (sinistra).

Ma soprattutto il coordinatore della segreteria di Letta, Marco Meloni, la cui presenza non è mai casuale. Interventi tutti in sintonia con la tesi di Orfini: "Le singole forze politiche, liberate da vincoli pre-esistenti possono misurarsi con gli elettori sulla base di un profilo identitario per poi, in base al consenso, cercare di governare insieme". Il Nazareno esprime "soddisfazione per l’iniziativa" e una voce sibila: "Conte pure vuole il proporzionale? Benissimo, si accomodi. Noi governeremo ancora con Draghi, con i meritevoli e i ragionevoli anche al prossimo giro. Loro no".