Mercoledì 24 Aprile 2024

Gli occhiali? Ora fanno foto e video Ecco le lenti che guardano al futuro

EssilorLuxottica e Facebook lanciano in collaborazione i nuovi (e intelligentissimi) Ray-Ban Stories. Disponibili in tre modelli, servono anche ad ascoltare musica e a telefonare. Prezzo di partenza: 329 euro

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di Luca Bolognini

Gli occhiali del futuro indossano un stile intramontabile. I nuovi Ray-Ban Stories, nati dalla collaborazione tra EssilorLuxottica e Facebook e lanciati ufficialmente ieri, uniscono lo spirito hi-tech della Silicon Valley all’amore tutto italiano per il design. La linea dei leggendari Wayfarer, tra i modelli più amati anche dalle star di Hollywood, non è stata infatti modificata per far spazio alla tecnologia. Ma cosa possono fare questi nuovi occhiali intelligenti? Grazie a due telecamere da cinque megapixel integrate nell’intelaiatura sono in grado di riprendere o fotografare tutto quello che vediamo, dandoci poi la possibilità di condividerlo sui social. Mark Zuckerberg, il papà di Facebook, li indossa già da qualche giorno e – armato di una spada gommosa – ne ha approfittato anche per documentare un divertente duello in famiglia.

Perché l’obiettivo dei nuovi Ray-Ban Stories è proprio quello di farci cogliere l’attimo, nel senso più fotografico del termine, senza toglierci il gusto di viverlo. Non dovremo più tirare fuori il nostro telefonino per immortalare un momento: ci basterà sfiorare la stanghetta degli occhiali o chiedere all’assistente vocale di iniziare a registrare. "Si può restare concentrati su quello che si sta facendo, senza dover scegliere di dividere la nostra attenzione tra lo smartphone e quello che sta succedendo. È un passo importante – spiega Mark Zuckerberg – verso un futuro in cui i cellulari non saranno più così centrali nelle nostre vite. E abbiamo scelto di partire verso questo obiettivo proprio da una linea iconica e amatissima come quella dei Ray-Ban. Facebook ed EssilorLuxottica sono orgogliose del risultato raggiunto".

Diverse altre aziende in passato hanno provato a lanciare sul mercato prodotti analoghi con un design un po’ troppo alla Doc di ‘Ritorno al futuro’, che non ha aiutato le vendite. Ma questa volta sulla linee non sono stati accettati compromessi. I nuovi Wayfarer pesano appena cinque grammi in più dei modelli senza telecamere. "Non saremo più costretti a scegliere tra tecnologia e moda: potremo vivere appieno ogni momento e rimanere connessi. Tutto questo – fa notare Rocco Basilico, chief wearables officer di EssilorLuxottica – indossando i nostri Ray-Ban preferiti".

I modelli disponibili saranno tre e in quattro colori differenti. Oltre ai Wayfarer, si potranno acquistare i Round, per chi ama uno stile più rétro, o i Meteor, per i nostalgici degli anni Sessanta. Il prezzo di partenza è 329 euro e si potranno montare lenti da sole, vista, polarizzate, sfumate, transitions e neutre. La custodia permetterà di ricaricare i nostri smart glasses, che hanno un’autonomia di sei ore.

Oltre a scattare foto e riprendere video, i Ray-Ban Stories – che andranno collegati via Bluetooth al proprio smartphone – ci consentiranno di ascoltare musica, grazie agli auricolari open-ear, e telefonare, sfruttando i tre microfoni integrati. La memoria interna ci consentirà di registrare una trentina di video o 500 foto. Quando azioneremo le telecamere – proprio per avvertire chi ci sta davanti che stiamo riprendendo quello che stiamo vedendo – si accenderà una luce led bianca. Questo per tutelare la privacy dei soggetti inquadrati. Gli occhiali, inoltre, non consentiranno di effettuare il live streaming. Tutto quello che verrà ripreso sarà immagazzinato in una app (Facebook View), che servirà a importare, organizzare, modificare e poi – solo quando lo decideremo noi – condividere i contenuti sui social. "I Ray-Ban Stories offrono una sensazione di libertà difficile da descrivere . Non perdere i momenti che stiamo vivendo per fotografarli o riprenderli con un cellulare – conclude Giaia Rener, global Ray-Ban brand director – è qualcosa che migliora decisamente le nostre esperienze".