Mercoledì 24 Aprile 2024

Fuoco nemico su Piantedosi Il ministro in Parlamento "Fatto di tutto per salvarli" Le opposizioni: dimettiti

La ricostruzione alla Camera e al Senato della gestione dei soccorsi per il caicco naufragato. Provenzano: lo Stato si è voltato dall’altra parte. Renzi: ci sono 72 morti, non usi toni da talk show

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di Giovanni Rossi

Scintille è dire poco. L’informativa di Matteo Piantedosi al Parlamento sui 72 morti di Cutro genera un magma di polemiche. Maggioranza e opposizione cristallizzano le distanze in sedute fotocopia alla Camera e al Senato. Sapendo di doversi scusare per le frasi improvvide dopo il naufragio, il ministro dell’Interno proclama "commozione, sdegno, rabbia per le vittime innocenti", ma al tempo stesso difende gli apparati di sicurezza e le procedure seguite senza offrire alcuna sponda ai dubbi suscitati dalla tragedia: domande legittime sulle quali ben due procure indagano. "Fiducia e rispetto", dichiara il ministro.

"Smettila", "dimettiti", è la replica dai banchi dell’opposizione a Montecitorio, quando l’ex prefetto catapultato al Viminale, prima da capo di gabinetto di Matteo Salvini e ora da ministro, sostiene che non era sua intenzione, "in nessun modo", "colpevolizzare le vittime". Al contrario, non appena termina la propria ricostruzione senza particolari novità (dalla segnalazione di Frontex al mare grosso, dalla fuga degli scafisti al ribaltamento del caicco incagliato e spezzato da un’onda gigante), l’erede di Luciana Lamorgese ottiene la standing ovation della maggioranza, tutta in piedi, in una esibizione di compattezza assai nervosa e sopra le righe.

Sia alla Camera sia al Senato, Piantedosi tutela la credibilità del sistema: "Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal governo costituisce una grave falsità che offende l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili". Sfoggia l’ora esatta: solo alle 03:55 del 26 febbraio "per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane". Troppo tardi. Però tace sul perché il dispositivo di allerta e salvataggio abbia sottovalutato quell’arrivo sgradito con l’aggravante del mare in tempesta. Risultato: Guardia di finanza impossibilitata a raggiungere il barcone e Guardia costiera fuori gioco. Il ministro non ha dubbi, neppure sulla scivolosa suddivisione degli interventi tra attività di polizia o di soccorso. "Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le nostre Autorità hanno gestito 407 eventi Sar (ndr, ricerca e soccorso) mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni per il contrasto dell’immigrazione illegale (ndr, Law enforcement), la Guardia di finanza ha tratto in salvo 11.888 persone. Totale: 36.489 persone salvate. Dunque è infondato che le missioni di Law enforcement non siano in grado di effettuare anche salvataggi", è la rivendicazione che va oltre la strage.

"Chi ha deciso che intervenisse la Guardia di finanza e non la Guardia costiera?", si ribella tutta l’opposizione. "Non si capisce perché la barca dei migranti avrebbe dovuto reggere condizioni che i mezzi della Guardia di finanza non erano in grado di sopportare", esemplifica Elly Schlein, neosegretaria del Pd. "Lo Stato si è voltato dall’altra parte – contesta il deputato dem Giuseppe Provenzano –. Un’infamia sulle istituzioni". Provoca: "Il governo deve essere indagato per strage colposa. Lo disse Giorgia Meloni il 14 aprile 2015, dopo il naufragio a largo di Lampedusa che avvenne a 200 miglia dalle nostre coste. Questo a 200 metri". Una tragedia simile "poteva essere evitata", si associa Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi Sinistra). I 5 Stelle pungono Matteo Salvini: "Continua a scappare come un coniglio e a non assumersi le sue responsabilità. Ha preteso la delega ai porti per continuare a spadroneggiare sull’immigrazione", grida Vittoria Baudino.

Anche Matteo Renzi (IV–Azione) attacca Piantedosi: "Ministro, non mi ha convinto per niente. Mare alto: perché non esce la Guardia costiera? E poi il tono. Non voglio dire baldanzoso, ma qui ci sono 72 morti e tante bare bianche piccoline: non insegua dichiarazioni da talk show". Ettore Rosato, altro renziano doc, alza il tiro sull’azione di governo: "Sull’immigrazione i risultati sono negativi e gli strumenti inadeguati. Nei primi due mesi dell’anno sono sbarcati in 14mila a fronte dei 5.600 dello stesso periodo dei due anni precedenti. Avete buttato via l’accordo siglato dal governo Draghi per la redistribuzione dei richiedenti asilo in altri paesi Ue per una sceneggiata di due navi che non avete voluto fare attraccare. Nel prossimo decreto legge fate una cosa saggia. Mettete norme per dare rapidamente la cittadinanza a chi nasce e cresce in questo Paese. Mostrerete che da parte vostra non c’è solo ideologia e pregiudizio".