Giovedì 25 Aprile 2024

Editori in campo a difesa del copyright

Comitato di presidenza Fieg: via al confronto sulle rassegne stampa web e in tv. Riffeser: "La pubblicità dei bandi sui giornali è un investimento necessario"

Il presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti (Ansa)

Il presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti (Ansa)

Roma, 17 luglio 2018 - Il lavoro della ‘nuova’ Fieg sta entrando nel vivo e dopo il rinnovo dei vertici che ha visto Andrea Riffeser Monti alla presidenza si delineano le strategie, enunciate da Riffeser nel primo Comitato di presidenza. Una analisi delle problematiche del settore che va trasformandosi, ma che proprio per questo deve riuscire a garantire sia la libertà costituzionale del cittadino a essere informato in modo serio e professionale, lontano dalle insidie delle fake news, sia quella degli imprenditori della comunicazione che per assolvere il proprio compito di fornire notizie con completezza e responsabilità chiedono di non subire la concorrenza sleale di quelli che in certi casi si comportano come dei pirati dell’informazione. Il primo punto da cui parte il ragionamento di Andrea Riffeser è proprio questo: riconoscere la piena proprietà intellettuale di ciò che è prodotto dagli editori e dai giornalisti, sulla linea di quanto in passato è stato fatto e viene tuttora fatto per altri settori.   Perché è vero che a una prima occhiata la «rete» e la diffusione immediata e «free» dei contenuti editoriali o artistici possono sembrare un vantaggio per l’utente, ma in realtà si tratta di un vantaggio illusorio visto che per produrre quei contenuti occorrono lavoro e investimenti, senza i quali quel lavoro finirebbe per essere lasciato a chi lo pratica senza garanzie per l’utente stesso. La Fieg quindi contrasterà con ogni mezzo, ha deciso il Comitato di presidenza, l’utilizzo non remunerato del prodotto, anche sulle piattaforme «chiuse» digitali come già avviato con Telegram e via via con gli altri social. È stata anche ribadita l’importanza di buone relazioni sindacali in modo da creare fiducia e correttezza tra imprese, cittadini e istituzioni, e rinnovata la sensibilizzazione dei parlamentari europei italiani per la tutela del diritto d’autore online.

Ma se il prodotto va tutelato nella qualità, anche gli editori devono trovare una redditività. Per questo grande attenzione sia alla liberalizzazione della rete della distribuzione con la possibilità studiare nuove forme di distribuzione dei giornali e di implementare l’accordo Fieg/Anci, sia al riequilibrio del mercato pubblicitario, attualmente troppo sbilanciato a danno di quotidiani e periodici.  Anche qui nessuna richiesta di «privilegi», di cui il settore non ha bisogno, ma solo il riconoscimento del lavoro, degli investimenti effettuati e del ruolo di presidio democratico che l’editoria riveste, specie nell’epoca dell’informazione fa-da-te. Pensiamo alla questione della pubblicazione degli avvisi di gara. Alcuni hanno tacciato questo mezzo come una sorta di indebito finanziamento. Niente di più sbagliato. «Gli obblighi di pubblicità sui giornali – ha detto Riffeser – costituiscono un investimento necessario per favorire la massima trasparenza».