Mercoledì 24 Aprile 2024

Ecco perché chi sta al centro parte sfavorito

Sandro

Rogari

era una volta la Dc, il grande centro. Incorporava destra e sinistra e isolava le ali, neofascisti a destra e comunisti a sinistra, forze non legittimate a governare. Attorno al centro si costruiva tutto. Poi, 30 anni fa, la Dc è morta e con essa il principio dell’isolamento degli opposti. Al contrario, si è sprecata la retorica del tutti dentro, a destra e a sinistra, accompagnata dalla litania sulle grandi democrazie europee che celebrano l’alternanza destrasinistra che finalmente potevamo importare anche a casa nostra: o di qua o di là. In realtà, i nostalgici del centro (né di qua né di là) non mancavano e non mancheranno. Ma per tutti resterà una ricerca vana. Da allora, si sono susseguite tre leggi elettorali: il mattarellum, la migliore, il porcellum, la peggiore e il rosatellum, quella corrente, assai difettosa. Tutte e tre hanno una caratteristica in comune: sono state pensate per una democrazia dell’alternanza. Il rosatellum nel 2018 non ha funzionato perché una forza antagonista, i 5 Stelle ha sparigliato. Quindi l’accordo, faticoso, fu fatto con la Lega, a posteriori, su altro terreno, quello del comun sentire populista. Stavolta dovrebbe funzionare perché la legge premia le forze che si coalizzano. Prevede un occulto premio di maggioranza riservando un terzo dei collegi al candidato con un voto in più. La coalizione più vasta conquista più collegi uninominali e si attribuisce il premio. Nessuno può dire quanto grande, ma certo determinante per la maggioranza. Può avvantaggiarsene anche il centro? Escluso. Ridimensionati i 5Stelle, il premio è accessibile solo alle grandi coalizioni d’area, a destra o a sinistra. Le quali, accortamente, si fanno chiamare di centrodestra e di centro sinistra, anche se mai come oggi sono state semplicemente di destra e sinistra. Perché in quello spazio politico, il centro, si colloca l’elettore meno schierato, anche se oggi questo significa sempre più elettore che si astiene. Perciò questo fantomatico elettore di centro, sempre più esiguo, si conquista da destra o da sinistra. Chi si posiziona al centro se lo vede fuggire alle ali. E resta col cerino in mano.