Mercoledì 24 Aprile 2024

Donna trovata senza vita in un bosco a Trieste La procura: "Fu suicidio"

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Liliana Resinovich è morta "due, massimo tre giorni prima" del suo ritrovamento avvenuto il 5 gennaio scorso nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, un decesso per asfissia, una morte probabilmente volontaria. Sono le conclusioni a cui sono arrivati i consulenti della procura che indagano sulla 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata vestita, con il corpo in due sacchi della spazzatura, e con due buste di plastica (tipo quelle usate nei negozi di alimentari) intorno al capo; sacchetti legati, ma non stretti, con un nodo. Un ritrovamento che a lungo ha fatto oscillare tra le ipotesi di omicidio o di suicidio. Nella bozza della relazione di circa 50 pagine i periti spiegano che i sacchi integri che contenevano il corpo della vittima sono "poco compatibili" con un caso di aggressione e con il trasporto del corpo "in ambiente impervio", evidenza a cui va aggiunta l’assenza di "qualsivoglia segno ragionevolmente riportabile a violenza per mano altrui", la mancanza "di lesioni attribuibili a difesa".