Venerdì 26 Aprile 2024

"Disabile giù dalla finestra" La famiglia denuncia la polizia

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Un uomo in coma e tanti punti da chiarire. È la vicenda di Hasib Omerovic, disabile di 36anni precipitato dalla finestra di un appartamento di uno stabile di edilizia popolare a Primavalle nel corso di una perquisizione delle forze dell’ordine. Una vicenda drammatica denunciata dai familiari dell’uomo e che ha portato l’onorevole Riccardo Magi a presentare un’interrogazione parlamentare alla ministra dell’Interno. Ci sarà "massima trasparenza" sugli accertamenti e "una costante collaborazione" con la procura, garantisce il capo della Polizia Lamberto Giannini che sta seguendo in prima persona la vicenda. Il fatto risale al 25 luglio scorso. Secondo quanto emerge dall’esposto presentato dai genitori di Omerovic, l’uomo sarebbe stato picchiato e poi lanciato dalla finestra. Il racconto di quanto avvenuto si basa sulla testimonianza della sorella minore di Hasib, presente nell’appartamento durante l’attività di agenti in borghese. Nella denuncia, che ha portato la Procura di Roma ad aprire un fascicolo per tentato omicidio al momento contro ignoti, si fornisce la versione della sorella. La mattina del 25 luglio, Omerovic, affetto da una grave forma di sordità, era nella sua abitazione a Roma, in via Gerolamo Aleandro, in compagnia della sorella minore, disabile anche lei, mentre i genitori e l’altra sorella erano fuori casa. Nell’appartamento arrivano quattro agenti. Qui si deve riavvolgere il nastro: il giorno precedente, infatti, una delle sorelle era stata avvicinata dal proprietario di un bar della zona che le aveva riferito che stava girando su Facebook un post in cui si accusava Hasib di avere importunato alcune ragazze del quartiere e che lo avrebbero "mandato all’ospedale", chiedendo di vedersi anche con il 30enne il giorno dopo per parlarne. Secondo quanto si afferma nella denuncia il post sarebbe stato rimosso, ma i familiari sono riusciti a fare uno screenshot. Il testo, accompagnato dalla foto del ragazzo, recitava: "fate attenzione a questa specie di essere, perché importuna tutte le ragazze bisogna prendere provvedimenti". Alle 13.12 del 25 luglio la sorella ha ricevuto una telefonata della vicina che li invitava a tornare immediatamente a casa. La vicina ha poi passato il telefono ad una agente che ha avvisato i familiari del fatto che Hasib era ferito e si trovava in ospedale ma che "aveva solo un braccio rotto". La situazione era però diversa: il 36enne infatti era stato ricoverato al policlinico Gemelli in rianimazione con fratture su tutto il corpo ed in stato di coma vigile.