Mercoledì 24 Aprile 2024

Delitto di Avellino, il fidanzato della figlia della vittima: "Il piano era di Elena"

Giovanni Limata avrebbe confessato che il progetto di uccidere tutta la famiglia era della figlia di Aldo Gioia

Avellino, il palazzo dove è stato ucciso Aldo Gioia (Ansa)

Avellino, il palazzo dove è stato ucciso Aldo Gioia (Ansa)

Avellino, 25 aprile 2021 - Giovanni Limata, il fidanzato della figlia di Aldo Gioia, l'uomo ucciso a coltellate ad Avellino nella serata di venerdì 23 aprile, avrebbe confessato che il piano di sterminare tutta la famiglia sarebbe sarebbe stato della stessa fidanzata Elena Gioia.

Il giovane di 23 anni, nel corso della confessione agli agenti della squadra mobile della città irpina, ha ammesso di aver ucciso Aldo Gioia e avrebbe accusato la fidanzata Elena, protagonista insieme a lui dell'omicidio, di aver messo a punto e fortemente voluto il piano di togliere la vita anche alla sorella Emilia e alla madre Liana Ferraiolo.

Il movente che avrebbe portato la coppia al delitto sarebbe stato il fatto che Aldo Gioia non approvava la loro relazione. Dopo discussioni e liti avvenute negli ultimi giorni, nella tarda serata di venerdì è scattata l'azione e l'omicidio, avvenuto mentre l'uomo dormiva, con un grosso coltello.

Intanto domani mattina alle ore 10.30 è fissato l'interrogatorio di garanzia di Giovanni Limata ed Elena Gioia: i due, in stato di fermo presso il carcere di Avellino, compariranno davanti al gip del tribunale irpino. Devono rispondere entrambi di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione; per lei l'aggravante in più del legame stretto di parentela. Entrambi hanno confessato. Per Elena è stata la madre a nominare un avvocato. Al legale la donna, che ha assistito al delitto, chiamato i soccorsi per il marito e avvertito la polizia, ha detto chiaramente di non voler abbandonare la figlia.

Sempre domani il pm Vincenzo Russo conferirà l'incarico per eseguire l'autopsia sul cadavere di Aldo Gioia.