Mercoledì 24 Aprile 2024

La madre di Davide Ferrerio: "Ogni giorno gli tengo la mano, ma so che non tornerà"

Bologna, da cinque mesi va all’ospedale dal figlio attaccato al respiratore: "Non ho più speranze". E si scaglia contro l’aggressore che pensava di punire un altro: "Deve pagare fino all’ultimo"

Giuseppina Orlando assieme al figlio, in coma irreversibile da agosto scorso

Giuseppina Orlando assieme al figlio, in coma irreversibile da agosto scorso

Bologna, 3 gennaio 2023 - "La notte di Capodanno, Davide sarebbe stato in piazza Maggiore con noi, come tutti gli altri anni. Ci saremmo divertiti, avremmo festeggiato, riso, scherzato e brindato al nuovo anno. Invece il mio Davide è qui, da cinque mesi ormai, in Rianimazione e resta in vita solo grazie a un respiratore. Ma non ci sono più speranze perché quei maledetti me l’hanno ucciso...".

Giuseppina Orlando non ha più lacrime da versare. Da quel maledetto 11 agosto scorso, ogni santo giorno corre al Maggiore per stringere la mano, immobile, del suo Davide. Davide Ferrerio, 20 anni, studente di Bologna in coma irreversibile per un paradossale, quanto insensato, scambio di persona, costretto in un letto d’ospedale dalla furia di Nicolò Passalacqua che lo aggredì in strada a Crotone pensandolo un altro. "E da quella sera Davide è in uno stato vegetativo – riprende la mamma con un filo di voce –. Prima era sano come un pesce, un esteta del fisico, tutti i giorni andava in palestra con suo fratello. Un ragazzo stupendo".

Giuseppina, l’inchiesta per il tentato omicidio di suo figlio è chiusa ma ci sono ancora molte cose che non tornano. Ad esempio il perché della richiesta di archiviazione di colui dal quale partì quel maledetto messaggio dello scambio di persona, Alessandro Curto...

"Il mio avvocato, Gabriele Bordoni, ha impugnato quella richiesta. Siamo fiduciosi. Se il 31enne non avesse mandato quel messaggio mentre era già fuggito ("sono qui, ho la camicia bianca", la stessa che indossava Davide, fermo in zona tribunale ad attendere un amico per andare in pizzeria, ndr), nulla sarebbe accaduto. Nulla. Quella sera Davide aspettava un amico che era in ritardo, quando si trovò Passalacqua con tutta la sua furia".

Passalacqua, esecutore materiale dell’aggressione, che voleva farla pagare al 31enne che ci provò con la fidanzata minorenne. Il quale non diede nemmeno il tempo a Davide di parlare, non è vero?

"Nemmeno di girarsi, di dire che si stava sbagliando e che lui non c’entrava nulla e non sapeva niente di quella storia. Lo ha inseguito e ha iniziato a picchiarlo usando un tirapugni. Un vigliacco. Deve marcire in galera insieme a tutti coloro che hanno organizzato il pestaggio, a partire dalla mamma della ragazzina (in carcere anche lei e accusata insieme alla figlia di concorso anomalo in tentato omicidio. Indagati a piede libero invece il compagno di lei e il 31enne del messaggio, ndr)".

Crede nella giustizia?

"Sono una donna di legge ma ho molta paura. L’unica certezza è che nessuno mi restituirà mio figlio, ammazzato per la cattiveria e insensatezza umana a 20 anni. Mai potrò accettare che sia andato a Crotone a morire. Mai".

Dai medici nessuna speranza?

"Quale speranza? Passiamo le nostre giornate accanto a lui a vederlo spegnersi lentamente. La mia vita e quella della mia famiglia è finita quella sera di agosto. La casa è vuota senza Davide, ogni cosa non ha senso senza di lui. Giro per strada e vedo tanta gente felice, soprattutto in questi giorni di festa. Come lo eravamo noi fino a cinque mesi fa, poi siamo morti con Davide".

Davide amava Bologna?

"Da sempre. La sua grande città della quale andava fiero e orgoglioso. Anche se Bologna non ha mai fatto nulla per lui".

Cosa si aspetta adesso?

"Potrei dire un miracolo, ma i miracoli non accadono. Mi aspetto che chi ha fatto scoppiare questa bomba atomica dentro la nostra famiglia, paghi fino all’ultimo".