Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid, ancora divieti. Giro di vite in spiaggia

Il ministro Speranza proroga le norme anti contagio fino al 31 luglio. E arrivano più controlli per evitare gli assembramenti al mare.

di Elena G. Polidori

"La partita contro il Covid non è ancora vinta, ecco perché dobbiamo muoverci nel principio di massima precauzione, non sottovalutando alcun segnale di pericolo e sempre pronti a intervenire in modo tempestivo". Fino al 31 luglio, dunque, resteranno tutte le restrizioni che hanno contraddistinto gli ultimi quattro mesi, a partire dai distanziamenti sulle spiagge, dove il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando ieri al Senato, ha confermato le indicazioni per accedere in sicurezza sugli arenili, mantenendo le distanze sociali e riducendo i rischi di contagio. In proposito, saranno intensificati i controlli.

Ma Matteo Salvini non ci sta: "Non potete minacciare gli italiani di stare sotto ricatto in base al nulla – ha detto intervenendo al Senato – il Covid è stata un’emergenza sanitaria che oggi è finita. Smettetela di vendere l’Italia come il lazzaretto. Rischiate di fare più morti per fame di quanti ne abbia fatte il virus". Le principali misure confermate sono: l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, il divieto di assembramenti, le sanzioni penali per chi viola la quarantena, il divieto di ingresso o quarantena per Paesi extra-Ue e "controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine", ha aggiunto il ministro. Piccole novità; per chi viaggia in aereo è prevista la possibilità di portare il bagaglio a mano in cabina e si dispone che "siano limitati al massimo gli spostamenti e i movimenti nell’ambito dello stesso aeromobile".

Sull’eventuale proroga dello stato di emergenza, in scadenza proprio il 31 luglio, Speranza ha precisato che "al momento nessuna decisione è stata assunta, dovrà riunirsi il cdm e sono convinto che il Parlamento debba essere protagonista del percorso decisionale". L’ultima parola, tuttavia, resterà in capo al governo.

Per Speranza, l’Italia non è ancora "un porto sicuro". "Non possiamo abbassare la guardia – ha proseguito, guardando verso i banchi della Lega – non dividiamoci su questo, vi prego. Il dato dei contagiati cresce ovunque, nel nostro pianeta il Covid ha colpito un cittadino ogni 650 abitanti. È un nemico che continua a mietere vittime. In Italia siamo sulla strada giusta, conosciamo sempre di più il virus e abbiamo adottato misure di prevenzione territoriale, ma non facciamoci illusioni, non esiste il rischio zero senza il vaccino".

E sul vaccino ha assicurato come l’Italia sia in campo per assicurarlo a tutti i cittadini, in quanto "è un un diritto di tutti, non un privilegio di pochi".

Speranza ha ricordato come le scelte fatte abbiano salvato migliaia di vite umane, "Abbiamo indicato una rotta seguita in tutto il mondo. Chi ha fatto scelte differenti sta pagando un prezzo altissimo". Sulla scuola il ministro ha assicurato che la riapertura degli istituti in sicurezza a settembre è una priorità per il governo. "Il personale scolastico sarà sottoposto a indagine sierologica, è allo studio un modello di test molecolari a campione per tenere sotto controllo la popolazione studentesca". Infine gli ingressi in Italia. "Abbiamo scelto la linea della massima prudenza: il divieto di ingresso e transito in Italia riguarda ad oggi chi nei 14 giorni antecedenti ha soggiornato e transitato in 13 Paesi. Aggiorneremo costantemente la lista. Per tutti gli arrivi dai Paesi extra-Ue ed extra-Schengen abbiamo confermato la quarantena per 14 giorni".